La pandemia ha un po’ rallentato il fenomeno, ma in ogni caso si continua a fuggire dall’Italia. E il numero degli italiani all’estero cresce sempre di più.
Secondo i dati raccolti dalla fondazione Migrantes della Cei, contenuti nel rapporto annuale sugli italiani nel mondo, gli italiani all’estero sono 5,8 milioni. Parliamo solo di quei connazionali regolarmente iscritti all’AIRE, l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, altrimenti il numero sarebbe maggiore.
Pensate che il numero degli italiani residenti oltre confine supera quello degli immigrati stranieri regolarmente residenti in Italia (quasi 5,2 milioni).
Ad andarsene sono soprattutto i giovani, alla ricerca di una migliore qualità di vita, di migliori proposte lavorative. Scappano in particolare dal nostro Mezzogiorno, dove trovare lavoro è ancor più difficile rispetto al resto d’Italia.
Se ne vogliono andare dall’Italia anche i figli degli immigrati. Infatti, secondo il Rapporto, la maggioranza dei giovani di origine straniera presenti in Italia progettano di costruire la loro vita all’estero. Pensate un po’.
Non solo giovani, anche tanti pensionati italiani decidono di trasferirsi all’estero. Le mete preferite? Portogallo, Romania, Tunisia e Spagna: in alcuni di questi la pensione italiana vale di più, perché detassata.
L’identikit di chi è partito nel 2021: maschio (il 54,7% del totale), giovane tra i 18 e i 34 anni (41,6%) o giovane adulto (23,9% tra i 35 e i 49 anni), celibe/nubile (66,8%). I minori scendono al 19,5%. I coniugati si attestano al 28,1%. Da diversi anni, i giovani tra i 18 e i 34 anni sono i veri protagonisti di questa massiccia emigrazione.
Il 54,9% degli italiani (quasi 3,2 milioni) sono in Europa, il 39,8% (oltre 2,3 milioni) in America, centro-meridionale soprattutto (32,2%, più di 1,8 milioni). Gli italiani sono presenti in tutti i paesi del mondo. Le comunità più numerose sono, ad oggi, quella argentina (903.081), la tedesca (813.650), la svizzera (648.320), la brasiliana (527.901) e la francese (457.138).