Tra il 2010 e il 2018, oltre 8.800 neolaureati in Medicina o medici gia’ in possesso di una formazione completa hanno lasciato l’Italia. E’ quanto si legge nel rapporto State of Health in the EU: Italy.
Country Health Profile 2019″ presentato questa mattina a Bari, nell’aula del Consiglio regionale pugliese: si tratta di un evento organizzato dall’Aress Puglia in collaborazione con la Commissione europea, Ocse e Osservatorio Europeo sui Sistemi Sanitari e sulle Politiche Sanitarie.
“Le preoccupazioni circa la futura disponibilita’ di personale medico – si legge nel comunicato riportato dall’Ansa – sono aggravate dagli ostacoli a livello di formazione e assunzione dei nuovi medici, necessari per sostituire il gran numero di medici che presto andranno in pensione”.
“Tali ostacoli sono altresi’ all’origine di un’emigrazione massiccia di neolaureati in medicina e di giovani medici all’inizio della carriera. Tra il 2010 e il 2016 il numero dei laureati in medicina nelle facolta’ italiane e’ passato da circa 6.700 a oltre 8.000 unita’. Tuttavia, non riuscendo a trovare un tirocinio e una specializzazione per completare la formazione poiche’ i posti sono limitati a un numero totale nettamente inferiore a quello dei laureati, molti neolaureati hanno deciso di andare all’estero”.