“Partire sia una scelta libera, non l’unica possibilità”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato alla presentazione del Rapporto Italiani nel mondo, della Fondazione Migrantes.
Per il capo dello Stato il Rapporto “è un’accurata ricerca che offre spunti preziosi. La nostra collocazione geografica e le complesse vicende storiche e sociali hanno determinato imponenti flussi migratori in entrata e in uscita: l’Italia ha conosciuto stagioni di forte EMIGRAZIONE e oggi vive una diversa mobilità”.
L’Italia, prosegue l’inquilino del Quirinale, vive “un drastico calo demografico” che porta a “un depauperamento di risorse ed energie e un impatto negativo sui profili di vita sociali”. In controtendenza, sottolinea Mattarella, “gli italiani all’estero crescono, un fenomeno connesso alla globalizzazione e al sentirsi europei: gli italiani sono ovunque benvenuti e apprezzati”.
“Lavorare all’estero è una grande opportunità, partire deve essere una scelta libera e non un obbligo di fatto, se si è costretti a lasciare l’Italia e soprattutto se non si riesce a tornare si è di fronte a una patologia a cui porre rimedio”. “Quando non si riesce a riportare queste risorse nel paese è l’intera comunità che viene impoverita: costruire percorsi concreti in questo senso è una sfida fondamentale che le istituzioni e la politica devono saper raccogliere con una visione adeguata”, conclude Mattarella.
TAJANI: ITALIANI ALL’ESTERO FONDAMENTALI, ATTENZIONE DA GOVERNO
“Le comunità italiane nel mondo possono essere considerate un modello. Con il passare del tempo hanno acquistato, anziché perderla, la consapevolezza della propria identità, ponendosi anche obiettivi di carattere politico in quanto collettività di origine italiana. Ed anche per questo offrono un grande apporto nel processo di internazionalizzazione che l’Italia deve assolutamente attraversare per tenere il passo con gli altri paesi nell’era della globalizzazione”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un messaggio inviato alla presentazione del Rapporto Italiani nel mondo della Fondazione Migrantes.
“Uno degli elementi qualificanti del Governo è proprio l’interesse per i nostri connazionali all’estero – ha detto ancora Tajani -. Come Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, ho sostenuto in più occasioni, ogni forma di coordinamento e di promozione di iniziative, anche normative, sulle politiche generali concernenti le collettività italiane nel mondo; la loro integrazione nei suoi vari aspetti; la valorizzazione delle attività intellettuali; l’informazione e l’aggiornamento sull’evoluzione della società italiana; l’intervento coordinato dello Stato e delle regioni a favore delle comunità all’estero, nonché le provvidenze per gli italiani che rimpatriano; la valorizzazione del ruolo degli imprenditori italiani residenti all’estero”.
IN 18 ANNI +91% DI ITALIANI ALL’ESTERO
“L’Italia fuori dei confini nazionali è costituita oggi da circa 6 milioni di cittadini e cittadine”, “una presenza cresciuta dal 2006 del +91%. Le italiane all’estero sono praticamente raddoppiate (99,3%), i minori sono aumentati del +78,3% e gli over 65 anni del +109,8%. I nati all’estero sono cresciuti, dal 2006, del +175%, le acquisizioni di cittadinanza del +144%, le partenze per espatrio del +44,9%, i trasferimenti da altra AIRE del +70%”.
4.300 ISCRIZIONI AIRE OVER 65 NEL 2023
“È dal 2012 che la Fondazione Migrantes, insieme all’INPS, monitora lo stato di salute dei pensionati italiani che risiedono all’estero, che dall’estero rientrano in Italia o che fanno parte dei recenti flussi in uscita dal nostro Paese. Una mobilità, quella previdenziale, caratterizzata da incostanza, tanto che nel 2019 si registravano quasi 6 mila partenze l’anno per poi scendere a più della metà durante il 2020 e il 2021. Nel 2023, all’interno del generale decremento di partenze rispetto al 2022 (-2,1%), le iscrizioni all’AIRE per la sola motivazione espatrio degli over 65 anni sono state 4.300 in totale. Le variazioni registrate, rispetto al 2022, sono: +17,8% per chi ha 65-74 anni, +15,1% per 75-84 anni e +5,3% per gli over ottantacinquenni”.
44% DI CHI LASCIA ITALIA TRA I 18 E I 34 ANNI
“Il 44% delle partenze per espatrio, avvenute da gennaio a dicembre 2022, ha riguardato giovani italiani tra i 18 e i 34 anni”.