‘Con Monti per l’Italia’. Dovrebbe chiamarsi cosi’ la lista elettorale a sostegno di Mario Monti per il voto del 24 febbraio. Il premier ci sta lavorando insieme al suo staff, confrontandosi con i rappresentanti della societa’ civile ed i partiti che lo sostengono. Infatti, resta ancora da sciogliere il nodo piu’ difficile: data ormai per certa la lista unica al Senato, non e’ stata presa ancora alcuna decisione per la Camera. Le associazioni, ItaliaFutura in primis, spingono per evitare un listone unico, preferendo distinguersi dai ‘politici di professione’.
Monti ha il compito, non facile, di ‘federare’ le due anime di quello che lui stesso definisce il suo ‘movimento’. Cosi’, dopo gli impegni della campagna elettorale in tv, lascia Palazzo Chigi e si concentra tutto il giorno in una serie di incontri riservati a Roma. Poco prima di pranzo raggiunge in una localita’ ‘segreta’ (molto probabilmente un convento nel quartiere Gianicolo dove gia’ ha tenuto una riunione nelle scorse settimane) per fare il punto sulle liste e sul programma con gli esponenti di ‘Verso la Terza Repubblica’, l’aggregazione che con ItaliaFutura sostiene il ritorno del Prof a P.Chigi.
‘La riunione e’ servita a fare il punto su programma elettorale e Agenda – spiega chi era presente – ed e’ durata poco meno di quattro ore’. Gli incontri con i rappresentanti della societa’ civile – si spiega – ‘si intensificheranno’ nei prossimi giorni ‘quasi a divenire un appuntamento fisso’ in vista del voto. Segno che il dibattito sulle liste e’ ancora in corso.
Difficile, comunque, che oggi si potesse prendere una decisione definitiva sulle liste, vista anche l’assenza di Luca Cordero di Montezemolo bloccato all’estero per impegni.
La riservatezza della riunione sarebbe legata al fatto che le associazioni e lo stesso Monti temono che l’attenzione possa concentrarsi troppo sulla formazione delle liste. In mattinata, il professore ha provato a liquidare il tema rivelando che ‘il nome sara’ qualcosa del tipo ‘Con Monti per l’Italia’ ‘, anche se poi ha ammesso che per il numero di liste tutto ‘dipende dall’interpretazione della legge’.
Gli incontri sono proseguiti nel pomeriggio. Dapprima una riunione con una delegazione, guidata dall’europarlamentare Mario Mauro, dei cosiddetti ‘fuoriusciti’ del Pdl. Tra questi spiccano Roberto Tortoli ed Isabella Bertolini, ex ‘forza italia’ pronti a convergere sul progetto del premier.
In serata, infine, un summit con Pier Ferdinando Casini e Gianfranco Fini. I due leader di Udc e Fli sono alle prese con le liste. Sono di fronte ad un doppio cruccio: da un lato devono tranquillizzare chi tra i loro teme di essere escluso dall’ipotetica lista Monti (il vaglio lo faranno lo stesso premier ed il ‘commissario’ Enrico Bondi) e percio’ sono tentati dall’andare con una propria lista alla Camera; dall’altro, temono di perdere ‘l’effetto traino’ del nome di Monti sulla propria lista.
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