Quando un mio collega mi disse che aveva votato per Cicciolina, lo contestai, in quanto affermai che non agiva da cittadino responsabile, propugnando solo una sterile manifestazione. Fu l’anno in cui un cittadino votante nel veneto, mise una fetta di mortadella all’interno della scheda elettorale scrivendo: “Gavé magnà tuto: magné anca questo!”.
Stavo analizzando queste contestazioni e devo ammettere, francamente, che, se non sussistono alternative contro il malcostume generalizzato dei nostri politici, si deve passare alla sfiducia diretta, attiva e “manifestata” del corpo intero di tutta la classe che amministra il nostro Paese. Sicuramente ci sono persone oneste e responsabili, ma anche queste sono inevitabilmente “sporcate” e messe in condizione di non agire rettamente, dovendosi adeguare, per non denunciare, tradire e “fare la spia” contro il sistema di depravazione gestionale a cui appartengono, a tutti i livelli, in tutti gli Enti centrali e locali della Nazione intera. In pratica, la vituperata consuetudine di elargire prebende, di utilizzare regolarmente i benefits, di intascare – come fanno tutti nel mucchio – enormi e spropositate quantità di denaro pubblico, obbliga anche i più timorosi e ligi politici e funzionari dediti alla “missione pubblica” a stare zitti, obbligandoli a campare nell’agiatezza della bolgia dorata del paradiso terrestre realizzato a Palazzo e dintorni…
Pertanto, questa volta, proporrei per le prossime elezioni di utilizzare un sistema italico saggiamente efficiente: quando si vogliono abolire gli enti inutili, se ne crea uno nuovo che dovrebbe eliminare i suddetti Enti. Quando si vuole abolire la caccia, si creano nuove regole amplificatrici della caccia. Quando si vuole diminuire il peso della SIAE, si allungano i tempi della tutela sui diritti. Quando si vogliono abolire le Province se ne aumenta il numero… Ora vogliamo diminuire il peso dei vari partitini o gruppi consiliari: aumentiamone di uno! Prendiamo esempio dal popolo degli INCAS che fu distrutto dagli occupanti e creiamo il partito del Popolo degli INCAZ che, quantomeno, utilizzerà il dileggio al voto. Andiamo tutti a votare – mi raccomando -, ma alleghiamo una fettina di salame, scrivendo: “Avete mangiato tutto, mangiate anche questo!”.
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