Sin dall’inizio della conferenza stampa, tenutasi presso il Ministero degli Affari Esteri e del Turismo, si percepisce lo spirito della Rally Dakar 2019, che si terrà esclusivamente su suolo peruviano, grazie anche ai risultati ottenuti durante il passaggio dell’edizione 2018 nel paese. Durante l’evento, il ministro in carica Roger Valencia, ha ribadito che la Dakar 2019 favorirà la crescita dell’economia e migliorerà l’immagine del paese a livello internazionale.
Alcune ricerche condotte tra il 3 e l’11 gennaio 2018 hanno svelato come la Rally Dakar 2018 abbia portato al Perù un movimento economico superiore ai 130 milioni di sol, ottenuti grazie alla presenza dei visitatori, a quelle dei residenti locali e agli investimenti. Il 58% del totale generato è attribuibile alle spese realizzate dai visitatori nazionali e stranieri: sono infatti stati più di un milione gli spettatori arrivati in Perù per assistere alla Dakar e ad eventi ad essa correlati.
In aggiunta, è necessario considerare l’impatto pubblicitario internazionale che la competizione ha ottenuto, pari a 300 milioni di dollari: il beneficio promozionale per il Perù è stato di ben 154 milioni di dollari.
Per la prossima edizione, il governo peruviano ha previsto un investimento di 6 milioni di dollari.
A seguito della conferenza stampa si è svolto il Dakar Tour, incontro che ha chiamato a raccolta i piloti della competizione all’Hotel Hilton Miraflores di Lima. I partecipanti, gli organizzatori e le autorità coinvolte hanno avuto l’opportunità di scambiarsi informazioni e commenti sulla sfida che li aspetta il prossimo anno.
Dopo la competizione di gennaio 2018, che ha attraversato l’Argentina e la Bolivia oltre che il Perù, i piloti europei hanno già ripreso le attività di allenamento in vista della data di partenza, prevista per il 6 gennaio 2019 in Perù.
Al momento, in Sudamerica si stanno già pianificando le occasioni che daranno ai concorrenti modo di allenarsi per la prossima edizione della Dakar: in Argentina, sono già aperte le iscrizioni per il Desafío Ruta 40, mentre in Perù i piloti si metteranno alla prova a settembre, preparandosi per la grande sfida che li aspetta a gennaio.
I rappresentanti del Perù sono più elettrizzati che mai, consapevoli che attraverseranno ancora una volta il territorio nazionale e potranno contare sull’appoggio dei proprio connazionali nel corso delle diverse tappe. Nicolás Fuchs e Fernanda Kanno, che lo scorso anno sono stati costretti al ritiro a causa di un problema meccanico, quest’anno cercheranno la rivincita, piazzandosi in una posizione importante in classifica. Alexis Hernández (5º), Rómulo Airaldi (22º) e Lalo Burga (84º), che hanno invece portato a termine la gara, proveranno a migliorare i tempi dello scorso anno e a restare in testa lungo tutto il percorso.
Alexis Hernández, il rappresentate del Perù che ha ottenuto la miglior posizione in classifica nella sua categoria, alla fine della scorsa edizione ha scritto sulle sue pagine social: “Siamo arrivati alla fine di questa faticosa Dakar pieni di soddisfazione, orgoglio e tanta terra. Questa squadra di guerrieri non ha rivali”. E sarà così anche per l’edizione 2019. Si tratta dell’undicesima ospitata in Sudamerica e la prima percorsa in un unico paese. Il protagonista sarà senza dubbio l’indomabile deserto peruviano.
La Dakar Series Desafío Inca è alla sua terza edizione
La Dakar 100% Perù riserva più di una sorpresa e quest’anno tornerà su questo territorio anche la Dakar Series Desafío Inca, competizione in cui i piloti non solo metteranno alla prova le loro vetture, ma anche le loro capacità di sfidare le dune peruviane, in tre giorni di competizione aperta a moto, quad, auto, SxS e camion nel deserto di Ica.
Il 13 settembre si terranno le verifiche tecniche e dal 14 al 16 si svolgeranno tre tappe del circuito: sicuramente il modo migliore per prepararsi alla Dakar 2019.