Dopo gli annunci a sorpresa all’Assemblea del CGIE del sen. Micheloni, Pd, e la successiva presentazione di emendamenti alla legge di bilancio per aumentare la tassa sulla cittadinanza da 300 a 400 euro e limitare lo ius sanguinis a sole due generazioni, tutti noi, italiani residenti all’estero, esprimiamo la nostra indignazione.
I parlamentari eletti all’estero del PD, e lo stesso Partito Democratico, dimostrano di essere completamente inaffidabili per noi italiani all’estero, dato che eseguono solo gli ordini di partito senza pensare a difendere i nostri diritti, che sarebbe poi l’unico motivo per cui sono stati eletti a rappresentarci in parlamento.
Da una parte, abbiamo visto in Senato che 4 su 5 eletti all’estero del PD volevano limitare il diritto alla cittadinanza “ius sanguinis” e impedire che i nostri nonni e bisnonni trasferissero la cittadinanza ai loro discendenti, dopo che, con orgoglio ma anche tanto sacrificio, hanno mantenuto e trasmesso i propri valori, la lingua, la tradizione, la cultura e l’attaccamento alla patria.
Dall’altra parte, ampliando lo ius soli, volevano facilitare la cittadinanza italiana a coloro che non hanno alcun legame né alcuna appartenenza all’Italia… Volevano limitare la cittadinanza agli oriundi italiani e facilitarla agli stranieri immigrati. Assurdo!
Apriamo gli occhi e stiamo attenti al momento di votare, ricordando chi ci ha difeso in Parlamento e chi, invece, ha votato anche contro gli interessi di noi italiani all’estero, rispettando soltanto gli ordini di partito.
La maggioranza di quei parlamentari che volevano limitare la cittadinanza agli oriundi si ricandideranno e continueranno con quella posizione: “sì allo ius soli, no allo ius sanguinis”. Il voto sarà la nostra grande opportunità per impedire di continuare con queste cattive politiche.
*presidente Comites di Rosario, Argentina
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