"É la volta buona", diceva soddisfatto il presidente del Consiglio Matteo Renzi commentando il via libera del testo contro il quale avevano votato invece M5S, FI e Gal, con la Lega che si è astenuta. "Un passo avanti significativo", per il presidente del Senato Pietro Grasso che tuttavia avvertiva: "Resta molto da fare". E il ministro della Giustizia, Andrea Orlando: "Sbagliava chi diceva che facevamo finta. Abbiamo rischiato e abbiamo vinto". Così, lo scorso 3 Aprile, il premier e il suo ministro commentavano l’approvazione della legge sul falso il bilancio voluta da loro. Però l’altro giorno la Cassazione ha annullato una condanna per bancarotta di sei anni e nove mesi a Luigi Crespi, ex sondaggista di Berlusconi. La nuova legge fa acqua?
Ricordo che alle opposizioni che dichiaravano che questa legge non andava nella direzione giusta, molti esponenti del PD replicavano con forza (riferendosi forse a FI) che era perché stavano dalla parte dei corrotti. Il M5S aveva sollevato alcuni dubbi, affermando addirittura che la norma non solo non sarebbe stata in grado di punire alcun serio caso di falso in bilancio, ma anche che sarebbero stati falciati tutti i processi in corso. Ed ecco la dimostrazione del paradosso.
La nuova legge, rivendicata da Renzi come il ripristino della portata giuridica del reato depenalizzato nel 2002 da Berlusconi, ha invece l’effetto pratico di cancellare anche quel poco di buono che era rimasto. Ora tra i dem alcuni parlano di buco pazzesco, ma dov’erano costoro quando questa norma era al vaglio del Parlamento? A quelli che ieri accusavano le opposizioni di non voler combattere la corruzione, dico che prima di votare una norma bisogna leggersi il testo integrale e che non si vota sempre alla cieca, perché il Principe dice loro di farlo.
Voglio dire anche a chi siede in Parlamento per difendere e promuovere i diritti degli italiani nel mondo, che bisogna avere il coraggio politico e morale di andare anche contro le logiche lobbistiche, e non votare ad occhi chiusi. Non si può stare in Parlamento all’opposizione e poi votare a favore del governo solo per mantenersi una poltrona; sono curioso di sapere cosa andrete a dire al vostro elettorato visto che alcuni di voi questa norma l’hanno votata, come del resto l’Italicum, e la fiducia a Renzi sempre garantita. Spiegateci voi, cari deputati e senatori, dove inizia la vostra coerenza politica.
E’ pur strano che alcuni partiti alla Camera abbiano votato contro il disegno di legge anti-corruzione mentre al Senato hanno votato a favore. Qualcuno ci spieghi come mai questo cambiamento: non si possono servire due padroni, facciamo meno selfie e più fatti: il parlamento è un luogo di discussione e di responsabilità, non il Bar dello Sport.
Discussione su questo articolo