Si è detto e scritto molto delle famose Sardine, movimento capeggiato da quattro giovanotti che è nato nella Piazza Maggiore di Bologna il 14 novembre scorso contro la kermesse della Lega. Ora, questo movimento ha una peculiarità: l’essere contro l’opposizione. Ciò è paradossale.
Di norma, si manifesta contro chi governa. Accade in Sud America, come ad Hong Kong. Basti pensare a quanto sta accadendo in Bolivia e in Venezuela. Invece, le Sardine manifestano contro l’opposizione. Questo aspetto è grottesco.
Per certi versi, farebbe anche sorridere, se non fosse per la drammatica situazione in cui versa il nostro Paese, a causa di un Governo che si sta dimostrando in tutta la sua debolezza e che sta implementando delle misure che rischiano di impoverirci, per le tasse.
Queste “Sardine” si dicono apartitiche. Ora, nessuno è realmente apartitico, perché ognuno di noi ha le sue idee e quando entra nella cabina elettorale vota un partito. Dunque, il discorso vale anche per le Sardine. Del resto, queste persone hanno già espresso la loro idea. Eppure non hanno alcun progetto politico. Questo movimento è nato contro l’opposizione e (forse) il suo progetto politico coincide con quello di chi governa il nostro Paese.