Un nano e un gigante erano presenti nella Casa de Italia all’evento di mercoledì scorso. Non mi riferisco alla loro statura fisica, ma alla diversa importanza delle due figure rappresentative dell’Italia con le quali ci siamo incontrati. Un deputato e un vice ministro. Ci si dovrebbe attendere che l’immagine del nano sia da accostare al burocrate e non al parlamentare e invece no. Il gigante è qui Mario Giro, un burocrate a tutto campo. Occupa posizioni di riguardo all’interno del Ministero degli Affari Esteri dal 2011 e il cambiamento di partiti e di premier al governo non lo ha minimamente sfiorato. Di recente è stato anche promosso da sottosegretario a viceministro. Mario Giro conta molto di più di un qualunque parlamentare e non risponde nei confronti degli elettori, perché lui anche se sbaglia non ha bisogno di giustificarsi per essere rieletto, rimane comunque al suo posto. Da un lato quindi un gigante, un burocrate con massimi poteri all’interno del suo ministero che decide sulle sorti di tantissimi italiani. Un funzionario che si presenta qui da noi come se niente fosse dopo averci fatto passare due anni d’incubo, dopo averci raccontato un sacco di fandonie tipo consolati laptop, rete consolare onoraria, il volontariato delle cariche onorarie, il risparmio ovvero “Le ultime parole famose”.
Dopo aver imposto Panama come luogo al quale rivolgerci per le pratiche consolari a due ore di volo, come se il comune di Palermo fosse trasferito a Berlino e tutto rimanesse nella più totale normalità. Dopo aver sperperato milioni di euro per insistere su una situazione che è subito apparsa insostenibile. E alla domanda del perché l’ambasciata sia stata chiusa risponde ermeticamente. Non è tenuto a dare spiegazioni. Probabilmente questo, il motivo della chiusura della nostra sede diplomatica, è un segreto che Mario Giro, Emma Bonino e Mario Monti si porteranno nella tomba.
Dall’altra parte abbiamo un nano, un deputato. Si presenta qui quasi in punta di piedi. Si giustifica costantemente, perché viene anche preso di mira con delle accuse con riferimento alla chiusura della nostra sede diplomatica: “Non ho approvato la spending review. Infatti, non ero ancora stata eletta quando il relativo D.P.R è stato emesso”, sostiene. E ancora: “Non ho sottoscritto il DM di chiusura della vostra ambasciata perché non facevo parte dell’esecutivo”. Sicuramente ciò che dice risponde al vero. Ma è anche vero che da sempre sostiene un governo che ha imposto tagli e tasse agli italiani all’estero. Ed è vero che ha votato sì alla fiducia richiesta dal governo per la legge di Stabilità, ovvero per quella manovra economica che ha imposto chiusure di sedi diplomatiche e consolari. Dunque, è responsabile certamente, diremmo complice, di un governo che massacra gli italiani nel mondo.
Viene anche accusata di non essersi attivata per impedire la chiusura o per richiedere la riapertura della nostra ambasciata. Stiamo parlando dell’onorevole Fucsia Nissoli. Ecco, si tratta di accuse queste ultime sulle quali si potrebbe discutere. Comunque tra poco scadrà la legislatura e l’onorevole Nissoli si muove per raccogliere voti, per contattare i suoi elettori, illustrando loro cosa ha fatto e cosa intende fare in futuro. Non può essere sicura di venire rieletta. Ecco il nano: una parlamentare! Eppure è stata eletta dai cittadini in libere elezioni. Adesso riprende subito a darsi da fare. Ha sicuramente le carte in regola per essere un gigante e invece è un nano! C’è qualcosa che non va…
A questo punto mi sorge un dubbio: ma i veri nani non saremo invece proprio noi, italiani che pensano che il voto valga qualcosa? In realtà i nostri eletti contano poco in confronto con chi viene imposto dall’alto, da poteri non democratici e non italiani che fanno il bello e il cattivo tempo nelle nostre istituzioni. Mario Monti viene nominato senatore a vita e promosso premier per il solo merito di rappresentare la finanza internazionale. Una volta premier nomina a sua volta il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi, che si porta dietro il suo delfino Mario Giro, ministro della cooperazione internazionale. Monti ha fatto questo nell’interesse degli italiani? Lo dubito fortemente! Cambia partito al governo, cambiano i premier e Mario Giro rimane sempre lì inamovibile, implementando il suo credo sul campo che in ultima analisi equivale allo smantellamento della rete diplomatica italiana. Ecco tutta una serie di personaggi che non hanno legami con il popolo perché non sono mai stati eletti, che condizionano a loro totale discrezione i rapporti internazionali dell’Italia e che non rispondono a nessuno tranne che a se stessi.
Se il PD ha nove parlamentari nella circoscrizione Estero perché non ha trovato un posto per uno o due di loro all’interno della Farnesina? Ovviamente chi comanda nel Ministero degli Affari Esteri non è il PD, ma Mario Monti e i suoi suggeritori. Anche Emma Bonino, la ministro coinvolta nella chiusura della nostra ambasciata, ha il solo merito di appartenere al prestigioso club Bildenberg e i funzionari della Farnesina, chi più e chi meno, sono quasi tutti membri della famiglia montiana.
I parlamentari eletti invece sono dei nani di fatto che non contano niente e che semmai vengono solo accusati. E gli elettori? Gli elettori contano ancora di meno… Meno di niente.
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