La premessa è che il Movimento di Grillo rappresenta l’unica vera e importante novità nella stagnante, inefficiente e corrotta politica italiana. La conferma arriva dall’impressionante consenso popolare, espresso non solo nel voto. So bene che non può essere una riflessione definitiva. In passato ci fu il qualunquismo di Giannini, poi anche il sorpasso del Partitico Comunista sulla Democrazia Cristiana (che comunque, criticata da tutti, ci governò per decine di anni).
Ci fu anche l’exploit di Bossi con la sua Lega, gli unici che fecero qualcosa di politico (a prescindere dai giudizi favorevoli o contrari) in una lunga epoca in cui i partiti si limitavano a gestire il potere (il desiderio del potere travolse anche il mio amico Bettino Craxi, l’unico a tentare qualche innovazione, ad avere il coraggio di sfidare ogni potere, perfino Reagan, e a coltivare utopie). Quindi, sono ben consapevole che anche il grande successo di Grillo potrebbe rivelarsi, più o meno a breve, effimero.
Spero di no, ma soprattutto sono convinto – forse cinicamente – che i grillini possano essere utili al Paese in quanto rappresentano l’unica forza in grado di spazzare via, presto mi auguro, il marciume del passato, la preponderanza arrogante o silenziosa della Casta. Questo mi auguro, forse per senilità e irriducibile speranza, ma non vedo alternative, se si tornasse alla restaurazione… Svolgano per bene i grillini quel che ci aspettiamo e che hanno annunciato di voler fare. Poi, si vedrà. La domanda, naturalmente, è: saranno capaci?
Vorrei chiedere a chi è in buona fede: 1. Ma davvero qualcuno pensava in un miracolo che Grillo e i suoi avrebbero potuto proporci, schioccando le dita? 2. Davvero è tollerabile che tutti si scaglino addosso alla Raggi, nei primissimi giorni del suo lavoro, dimenticando la devastazione di Roma firmata, senza critiche di rilievo e senza contestazione, dalla destra e dalla sinistra, per lunghissimi anni?
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