L’articolo 18 sul lavoro, è un articolo importante per la salvaguardia dei rapporti tra imprenditori ed operai, ma senza alcun riscontro positivo se adattato a contratti a tempo determinato, o addirittura a contratti ad ore, facendo presupporre come inefficace e inutile l’esistenza importantissima di questo traguardo sociale. Non è l’imprenditore che porta avanti l’Italia e va difeso sempre e comunque, ma sono i cittadini che lavorano perché la sua azienda possa imporsi nel mercato che contano, sono loro, l’occupazione ed i contratti a lungo termine da dover difendere, licenziando un operaio lo induciamo a non poter spendere e le nostre aziende poi guadagnando meno licenziano nuovamente, per nulla tranquillizzante questa visione sociale del mercato del lavoro.
L’impero romano cadde per troppa superficialità dopo essere stato per nulla superficiale per secoli, l’Italia dell’epoca industriale aveva raggiunto una crescita economica esplosiva, oggi non si produce neanche una sola mela in più, perseverare è diabolico, e aprire gli occhi quando il fuoco è troppo vicino rischia di farci molto male; possibile che eccetto tasse e repressione fiscale nessuno di questi grandi esperti abbia nuove soluzioni, nuove perché se il PdL avesse ricevuto più riconoscenza da alcuni suoi figli, irriconoscenti nel momento critico, avrebbe fatto più o meno le stesse cose suggerendo però anche nuove strade e nuovi traguardi.
Solo migliorando con insistenza temporale, la creazione di nuovi posti di lavoro liberalizzando alcuni settori e monitorando il tutto sotto il rigido controllo di cittadini ed istituzioni, l’articolo 18 sarebbe espresso in tutta la sua positiva efficacia se sostenuto da contratti forti tra lavoratori e datori di lavoro, creando un rapporto duraturo, fonte umana indispensabile per le migliorie apportate alle imprese in termini di produzione e di qualità rapportata al prezzo.
Il lavoro del Presidente del Movimento delle Libertà, Massimo Romagnoli, attraverso la ricerca di nuove soluzioni provenienti dall’estero, sta dando sicurezza ai cittadini oltreconfine che non vogliono e non possono sopportare il continuo impoverimento dei loro cari rimasti in Italia.
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