“La gente vede, sente e parla. Purtroppo però vede male, sente poco e parla troppo”. (Roberto Benigni)
“I fatti miei mi annoiano sempre a morte; preferisco quelli degli altri”. (Oscar Wilde)
“Scrivete quello che volete su di me, inventatevi qualcosa, non me ne importa niente”. (Spencer Tracy)
“Il pettegolezzo è come fumare sigarette e mangiare würstel: piacevole ma poco salutare”. (Woody Allen)
“Il pettegolezzo non è mai disinteressato: chi lo fa vuole più ferire che riferire”. (Roberto Gervaso)
VIRZÌ MI HA DELUSO
Sono andato a vedere “Notti magiche” di Paolo Virzì e sono rimasto sconcertato. Molto deluso perché è un regista di talento, che apprezzo molto: bei film, interessanti, nella sua carriera. La bella vita (1994), Ferie d’agosto (1996), Ovosodo (1997), My Name Is Tanino (2002), soprattutto – il migliore, per me – La prima cosa bella (2010), Il capitale umano (2014), La pazza gioia (2016). E ho tralasciato molti altri titoli. Credo di aver individuato il problema di Notti magiche. È finto, velleitario, costruito a tavolino senza ispirazione. A cominciare dal titolo e da quella canzone che ci entusiasmò nel remoto 1990, col campionato del mondo di calcio che si svolse in Italia. E dalle fugaci immagini di alcune partite. Un pretesto per attrarre pubblico: non ha niente a che fare con la vicenda, che potrebbe svolgersi in qualsiasi momento. Prevedibile e futile la conclusione del giallo che regge la narrazione. Salverei solo – in parte – i tre giovani protagonisti: facce nuove, bravini, promettenti.
LA SEPARAZIONE DA MICAELA RAMAZZOTTI
Come si spiega questa caduta di stile e di qualità. Negli stessi giorni mi hanno riferito una notizia gossipara, la rottura del matrimonio tra Virzì e la Ramazzotti. Il gossip non mi piace, quando è una stupida chiacchiera; ha senso invece, se contestualizzato. In questo caso, non posso escludere che alla base della scarsa forma del regista possa esserci la sua crisi sentimentale.
DOPO DIECI ANNI E DUE FIGLI
Virzì aveva conosciuto Micaela sul set di Tutta la vita davanti, nel 2007. La relazione era stata tenuta segreta dai due per qualche mese, prima dell’annuncio della convivenza, seguita dal matrimonio, nel 2009, e dalla nascita del primo figlio Iacopo, ora di 9 anni, e della piccola Anna, di quasi 6 anni. Anche sul piano lavorativo avevano sempre mantenuto una buonissima intesa. Secondo i rumor la coppia vivrebbe separata già da un paio di mesi, anche a causa dei numerosi impegni di lavoro. Stando a racconti di persone vicine ai due, sarebbe stata l’attrice a chiedere la separazione al marito. La crisi era nell’aria da qualche tempo: entrambi con personalità complicate, temperamento sanguigno lui, melanconico lei.
MA COSA VUOL DIRE GOSSIP?
Ecco un bell’intervento di Pierluigi De Biasi, in una lettera a Giorgio Dell’Arti: “Natalia Aspesi, un grande futuro dietro le spalle, non cessa di deliziarci e leggo oggi su Anteprima: «La parola gossip viene dall’antico inglese godsipp, “donna che non smette di chiacchierare scioccamente neppure durante il battesimo di un bambino”». Il forse meno autorevole Oxford Dictionary of English la pensa diversamente… Ceterum censeo che della signora Argento e del pregiudicato Corona (Devoto-Oli: “Persona che ha riportato condanne penali”) abbiamo saputo oltre il necessario.