Il giorno dell’incoronazione di re Carlo III del Regno Unito, il 6 maggio, si avvicina. Il Vaticano ha deciso di dargli un dono speciale: alcune reliquie della Santa Croce. Si tratta di due frammenti del legno della Vera Croce di Gesù Cristo. Le reliquie sono state donate alla Chiesa del Galles, una delle Chiese che fanno parte della Chiesa anglicana, di cui il sovrano inglese è capo. I frammenti della Vera Croce sono stati incastonati in quella che sarà la croce che sarà portata in processione durante il rito di incoronazione.
Il gesto di Papa Francesco è stato apprezzabile. Si tratta di un passo importante nei rapporti ecumenici tra cattolicesimo e anglicanesimo. I tempi di re Enrico VIII, che nel 1534 ruppe i rapporti con Roma e assunse il controllo della Chiesa inglese, e della regina Elisabetta I, con le varie persecuzioni anticattoliche, sembrano lontani. Oggi si cerca un dialogo serio e profondo tra le due Chiese, anche se non mancano le criticità. Per esempio, vi è la questione delle ordinazioni anglicane, che per la Chiesa cattolica non sono valide, e la conseguente questione delle ordinazioni delle donne e degli omosessuali nella Chiesa anglicana.
Ancora oggi, vige la lettera di Papa Leone XIII del 1896 che è intitolata “Apostolicae curae”. Ai sensi di questa lettera enciclica, le ordinazioni anglicane non possono essere ritenute valide dalla Chiesa cattolica. Comunque, è bene che il dialogo prosegua anche per cercare una soluzione a questo problema. Tra l’altro, come si dice, ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio. Dopo l’incoronazione, la croce con le reliquie sarà condivisa tra le chiese anglicane e cattoliche di Inghilterra e Galles. Forse, qualche speranza c’è.