Oggi, 15 aprile, è una data straordinaria. In questo giorno e in varie epoche sono nati personaggi come Leonardo Da Vinci ed Henry James, Kim-Il Sung e Nikita Kruscev, Claudia Cardinale ed Emma Thompson. E sono morti Brunelleschi e Greta Garbo, Lincoln e Pol Pot, Musil e Sartre, Vianello e Totò.
Il mio pensiero più affettuoso va però a Gianni Letta, che oggi compie 85 anni. Provo per lui rispetto, stima, simpatia, ammirazione, fiducia.
Due anni fa resi pubblici i miei sentimenti, attribuendogli il Premio Socrate per il merito. Un piccolissimo omaggio. Letta infatti ha avuto formidabili successi nella vita: è stato avvocato, poi giornalista e grandissimo direttore de “Il Tempo”, successore del fondatore Renato Angiolillo.
Infine, servitore esemplare dello Stato, in politica, mai iscritto a un partito. È stato un prezioso collaboratore di Berlusconi premier, come suo sottosegretario a Palazzo Chigi. Ha avuto perciò tanto dalla carriera e dalla vita, ma non quanto avrebbe meritato, e non sono certo solo a pensarla così. Letta sarebbe stato un ottimo primo ministro e/o un virtuoso presidente della Repubblica. Cosa aggiungere? Non è mai troppo tardi, tutto è ancora possibile; auguri di cuore.