A Mantova, mia città natale, tiene banco la questione del Cimitero Ebraico. Questo cimitero monumentale sorge poco fuori dalla città, vicino all’ex-Strada Statale 10 “Padana Inferiore” e all’Area di sosta di Sparafucile. Ora, questo luogo è diventato un caso. L’amministrazione comunale di Mantova, la quale è guidata dal Partito Democratico e che fa riferimento al sindaco Mattia Palazzi, ha deciso di implementare un progetto denominato “Mantova Hub” . Con questo progetto si vuole creare una sorta di nuova area culturale. A leggerlo così, sembra edificante.
Purtroppo, però, la realizzazione di questo progetto va ad intaccare proprio il Cimitero Ebraico. Cimitero da tempo lasciato nell’incuria. Questo già è inaccettabile. Con il progetto “Mantova Hub” si rischia la distruzione del cimitero stesso e la cosa ha allarmato i rabbini di tutto il mondo.
Il rabbino capo di Israele Dovid Leu ha scritto al nostro premier Giuseppe Conte, per chiedergli di fare fermare i lavori.
Ricordo che quella di Mantova è la più antica comunità ebraica della Lombardia. La storia di Mantova con gli ebrei è lunga otto secoli. Le prime notizie sulla presenza degli ebrei a Mantova risalgono al 1145. Secondo certe fonti, il primo nucleo della comunità ebraica di Mantova si sarebbe formato vicino a Barbasso, una località del Comune di Roncoferraro, ove risiedo. Il Cimitero Ebraico fu autorizzato dal marchese Gianfrancesco Gonzaga nel 1442. Nel Rinascimento, gli ebrei diedero un grande apporto alla vita culturale della città. Cabalisti e uomini di cultura sono sepolti proprio nel cimitero. Tra le persone sepolte nel luogo vi è anche il cabalista del secolo XVI Azaria da Fano.
Il Cimitero Ebraico non deve essere distrutto o intaccato. Semmai, deve essere salvaguardato e manutenuto. Dunque, l’auspicio è che si trovi una soluzione che possa salvaguardare questo luogo, pur senza abbandonare il progetto “Mantova Hub”.
AGGIORNAMENTO | Riguardo al Cimitero Ebraico di Mantova, debbo fare una rettifica. Il cimitero in questione non è quello posto vicino all’ex-Strada Statale 10 “Padana Inferiore” ma quello posto nella zona del Gradaro, ove vi è un convento.
Il progetto “Mantova Hub” si sviluppa in quella zona. Il cabalista del XVI secolo Azariah da Fano ed altri uomini colti ebrei furono sepolti lì. In seguito, molte delle salme furono traslate nel nuovo cimitero, quello della zona di Sparafucile. Quest’ultimo reca epitaffi risalenti al XVIII secolo. Chiedo venia per questo qui pro quo. Tuttavia, faccio notare che anche il Cimitero Ebraico posto nella zona di Sparafucile ha dei problemi. Esso ha bisogno di una seria manutenzione. A riguardo, sono stati scritti degli articoli sui quotidiani locali. Già nel 2016, su “La Gazzetta di Mantova”, è comparso un articolo che ne parla. Questo mi ha tratto in inganno. Dunque, è buona cosa non trascurare certi beni. La sostanza non cambia.