“Non sono bella, sono soltanto erotica” (Alda Merini)
“Il sesso è l’arte di controllare la mancanza di controllo” (Paulo Coelho)
“L’erotismo è importante non per il sesso in sé, ma per il desiderio. Il sesso è solo ginnastica, il desiderio è forza del pensiero. E la forza del pensiero ha un potere immenso, può fare qualunque cosa” (Pedro Almodòvar)
“È per l’erotismo come per la danza: uno dei partner s’incarica sempre di condurre l’altro” (Milan Kundera)
“Il sesso è stata la cosa più divertente che ho fatto senza ridere” (Woody Allen)
“L’amore è cieco e il buio gli si addice” (William Shakespeare)
IL CASO ANTONELLI
Ma perché Laura Antonelli dopo il grande successo diventò una donna sola e disperata? Pochi lettori ricordano le sue angosce. Domenica ho scritto di lei e subito dopo ho ricevuto una mail affettuosa e severa dalla lettrice Letizia Morgante di Milano: “Bel ritratto. Ma a mio parere sarebbe stato opportuno approfondire i motivi che spinsero l’attrice a una terribile infelicità e forse alla morte misteriosa. Lei ha parlato di tutto questo, ma in poche righe. Per tenerezza?”
LA BELLEZZA DOLCE ED ENIGMATICA
Rispondo: non nego (l’ho scritto) di aver provato per la Antonelli sentimenti teneri e pietosi, turbato probabilmente, come milioni di italiani, dalla sua assoluta, dolce ed enigmatica bellezza. Mi scuso con i lettori, e in particolare con la signora Morgante, se sono apparso elusivo.
TRE RAGIONI DI INFELICITÀ
I motivi di infelicità di Laura sono stati tre. Il primo: nonostante Il suo splendore, non ha avuto fortuna in amore. Il lungo legame con Jean Paul Belmondo fu rovinato da litigi, incomprensioni, gelosie, delusioni, infedeltà. Poi: la droga, certamente legata – come spesso succede – all’insoddisfazione. Fu incarcerata (per pochi giorni) con l’accusa di spaccio e solo dopo molto tempo e processi lunghi tredici anni fu scagionata (uso personale). Infine: un tremendo incidente chirurgico che la deturpò, quando accettò di rifare “Malizia” dopo quasi trent’anni dall’immenso successo (fu un flop) e di rifarsi i lineamenti. Lottò a lungo per ottenere un giusto risarcimento.
IL SUICIDIO? LO ESCLUDO
La lettrice allude anche alla morte misteriosa (fu trovata in casa senza vita, dove viveva sola). Escludo – se questo è il dubbio – il suicidio. Laura era diventata negli ultimi anni fervidamente religiosa: aveva bisogno di un riferimento supremo, per lottare contro la disperazione. Confermo ciò che ho scritto: la sua è stata una vita romanzesca. Successo grandioso, poi la decadenza e una fine triste, in solitudine.