Irrompe nel dibattito politico, com’era facilmente prevedibile, il video di Beppe Grillo in cui il fondatore del Movimento 5 Stelle difende il proprio figlio, accusato di stupro. Fino ad arrivare nell’aula della Camera dei Deputati.
Ylenja Lucaselli, deputata di Fratelli d’Italia, ha chiesto che sulla vicenda si riunisca la conferenza dei capigruppo: “Lo riteniamo assolutamente doveroso e necessario affinche’ si possa insieme esprimere la vicinanza di tutto il Parlamento italiano a una giovane donna, vittima in questo momento anche soltanto dell’arroganza e del sessismo verbale di un leader politico”.
Lucia Annibali di Italia Viva ha definito “molto grave questo video, molto gravi le parole, molto grave il fatto che un padre – per quanto comprensibile -, ma soprattutto un rappresentante politico e pubblico utilizzi uno strumento di quel tipo per interfacciarsi e interferire in un’indagine che dovra’ naturalmente fare il suo corso. E, quindi, mi aspetto che ci sia una condanna anche del MoVimento 5 Stelle, perche’ non possiamo occuparci di donne a momenti alterni, ma dobbiamo essere molto chiari nell’affermare quello che pensiamo e quello su cui ci impegniamo, anche sul piano legislativo in Aula”.
“Per noi il garantismo e’ importante, in particolare in situazioni come queste, ma vale sempre – ha sottolineato Carla Cantone del Pd -. Pero’, cio’ che abbiamo ascoltato nelle parole di Beppe Grillo non e’ accettabile e questo lo dobbiamo dire con forza. La violenza sulle donne e’ sempre e comunque da condannare, e non si puo’ condividere il fatto che se una giovane donna, o comunque una donna di qualsiasi eta’ – e capita purtroppo – denuncia la violenza dopo qualche giorno, sia da mettere in dubbio cio’ che ha dichiarato di aver subito”.
Laura Ravetto, deputata della Lega: “Una donna deve sempre dare il consenso espresso e puo’ sempre dire di “no” fino all’ultimo minuto. Una donna puo’ trovare il coraggio di denunciare anche dopo mesi, e nessuno puo’ mettere in discussione questo principio, neanche Grillo, indipendentemente da come siano andati i fatti, e non compete a noi giudicare e noi non siamo garantisti a’ la carte, non siamo giustizialisti con gli altri e garantisti con i figli. Noi siamo garantisti con tutti, e quindi aspetteremo quello che dira’ la magistratura, ma questi due principi sono stati messi in discussione da Grillo, nel suo video, e questo e’ inaccettabile”.
La replica di Davide Crippa, capogruppo M5S: “Quella che e’ stata riportata oggi all’interno di quest’Aula come richiesta anche di una Conferenza dei capigruppo, che reputo sia probabilmente una sede non idonea per affrontare un tema del genere, credo che sia una vicenda strettamente personale, complessa e dolorosa, che coinvolge diverse famiglie che stanno vivendo, ormai da diversi mesi, una situazione estremamente drammatica, e dopo due anni, sostanzialmente, i toni, purtroppo, possono essere anche esasperati. Questa vicenda oggi e’ al vaglio della magistratura italiana, che noi da sempre rispettiamo e su cui poggia, da sempre, per noi, la nostra fiducia. Sta alla giustizia, oggi, fare il suo corso e stabilire la verita’ giudiziaria, pero’ distinguerei la vicenda personale di un padre, emotivamente coinvolto, come abbiamo potuto vedere, e quella politica del MoVimento 5 Stelle”.
Con queste ultime parole, di fatto Crippa prende la distante, come M5S, dal video di Grillo. Come dire, è qualcosa che riguarda lui e non il Movimento. Eppure per molti M5S e Grillo sono ancora la stessa cosa.
RENZI: GRILLO SCANDALOSO E IPOCRITA, VUOLE SALVARE SUA FAMIGLIA
“Beppe Grillo ha fatto un video scandaloso: il dolore di un padre non giustifica l’aggressione verbale a una ragazza che denuncia violenza. Invece che aspettare il processo, il pregiudicato che ha fondato il partito dell’onesta’ prova a salvare la sua famiglia dopo aver distrutto le famiglie degli altri. Quanta ipocrisia nella doppia morale di chi crea un clima d’odio e poi se ne lamenta. Le parole di Grillo – e il contestuale silenzio di Conte e Di Maio – dicono molto su cosa e’ diventato il Movimento Cinque Stelle. O forse e’ sempre stato cosi’ ma adesso se ne accorgono in tanti. Sipario”. Cosi’ il leader di Italia Viva, Matteo Renzi su Facebook.