Il recente passaggio di Fucsia Nissoli a Forza Italia è stato fortemente criticato sui social e sul web in generale, soprattutto da parte di elettori residenti all’estero. Quelli che vivono in Nord e Centro America, proprio la ripartizione elettorale in cui Fucsia è stata eletta, non l’hanno presa affatto bene. “Banderuola” è la parola più delicata che le hanno appioppato. E poi “poltronara”, “voltagabbana” e via avanti, ce ne sono altri di epiteti. Anche di più cattivi.
La deputata eletta all’estero e residente negli States ha provato a spiegare, attraverso comunicati e interviste preconfezionate inviate ai giornali, il perché del suo cambio di casacca. Ma da ciò che si legge sui social nessuno ha abboccato alla storia raccontata dall’onorevole.
“Non sono passata a Forza Italia per la poltrona, chi mi conosce lo sa”, ci tiene a sottolineare Nissoli; excusatio non petita, accusatio manifesta, dicevano i latini; e comunque in Nord e Centro America ci sono quasi 400mila italiani iscritti all’AIRE e la stragrande maggioranza di loro non conosce Fucsia Nissoli e potrà avere così dubbi più che legittimi sulla coerenza e sulle buone intenzioni della signora dalla chioma bionda.
Fucsia Nissoli, “non sono passata a Forza Italia per la poltrona e chi mi conosce lo sa”
Non è soltanto questo. In qualche modo i connazionali ce l’hanno anche con quel Silvio Berlusconi che quando ha governato non li ha mai trattati bene.
La “razionalizzazione” della rete consolare, che poi è diventato un vero e proprio smantellamento con i governi che si sono succeduti – quello Renzi in primis – iniziò proprio sotto il governo del Berlusca.
E’ solo un esempio, ma chi frequenta questo mondo da tempo lo sa molto bene: Forza Italia, in passato, degli italiani all’estero se n’è sempre fregata.
Da qualche giorno su internet gira un video pubblicato dalla pagina Facebook del MAIE, che ha superato in poco tempo le duemila visualizzazioni, nel quale si vede una Fucsia Nissoli quanto meno poco preparata all’incontro con gli italiani di Santo Domingo, che continuano a vedere in lei la persona che ha votato, insieme agli altri due eletti nel Nord e Centro America – on. La Marca (Pd) e sen. Turano (Pd) – tutte quelle manovre economiche attraverso le quali il governo ha continuato a togliere risorse alla rete consolare italiana nel mondo, alla promozione della nostra cultura oltre confine, tra l’altro.
Infatti, prima del suo passaggio a Fi, Nissoli ha sostenuto tutte le decisioni del governo Renzi e poi quelle del governo Gentiloni. Tirate voi, cari lettori, le vostre conclusioni.
“Non sono qui a cercare voti”, dice Nissoli nel video girato a Santo Domingo. Ma sembra ancora una volta una sorta di excusatio non petita.
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