“Quale governo, si domanda, è il migliore? Quello che c’insegna a governarci da soli” (Johann Wolfgang Goethe)
“Comprendere gli interessi di tutti è di un governo ordinario; il prevederli è di un grande governo” (Honoré de Balzac)
“Re o governanti non sono coloro che portano con sé uno scettro, ma quelli che sanno comandare” (Socrate)
“Il governo è come tutte le cose del mondo: per conservarlo bisogna amarlo” (Montesquieu)
“Le nove parole più terrificanti nella lingua inglese sono: Io sono del governo e sono qui per aiutarla” (Ronald Reagan)
“Dal momento che l’amore e la paura possono difficilmente coesistere, se dobbiamo scegliere fra uno dei due, è molto più sicuro essere temuti che amati” (Niccolò Machiavelli)
PUTIN, LUCI E OMBRE
Bene e male su Vladimir Putin dopo vent’anni al Cremlino: su di lui si possono nutrire alcune certezze? La signora Bianca Martinelli di Bologna ha chiesto la mia opinione sul leader della Russia.
Rispondo: sono abbastanza consapevole dei miei limiti, non mi inserisco nei numerosi articoli elaborati dagli studiosi delle vicende dell’ex Unione Sovietica, che purtroppo si confondono con i modesti parolai di coloro che vogliono partecipare (avventatamente) a ogni tipo di dibattito di attualità.
Tuttavia alcune mie personali certezze le ho e ve le espongo. Ciò che apprezzo e ciò che non mi piace.
UN IMMENSO PATRIMONIO
Penso che Putin, insieme con Trump per gli Stati Uniti, abbia agito molto bene nell’interesse del suo Paese. Tutti e due sono di livello assai più alto dei loro colleghi, nel mondo. Una perplessità: a Putin vengono attribuiti 100/150 miliardi di ricchezze personali: se è vero, come se li è procurati?
Ancora. Putin ha 67 anni: salvo imprevedibili colpi di scena, è destinato a governare in un modo o nell’altro la Russia – per saggezza, astuzia e competenza – ancora per due o anche tre lustri. Al di là della scadenza costituzionale del 2024 (due mandati).
ECCESSI, FORSE INDISPENSABILI
Non mi piacciono però alcuni eccessi, oggettivamente indispensabili per ottenere i suoi obiettivi: la stabilità, la forza dello Stato, il rispetto della legge, l’ordine, il patriottismo. Non mi piacciono le elargizioni immense di denaro pubblico concesse ad amici e persone di sua fiducia. Disapprovo le sanzioni a suo carico, condivise dall’Italia, nocive per molte nostre aziende e per gli interessi della nostra economia. Mi piace – moltissimo – questa sua frase: “Chi non rimpiange la disgregazione dell’URSS non ha cuore; chi vuole ricrearla così com’era, non ha cervello”.