Nicholas Pinna, bar manager dell’Hotel Locarno di Roma, sul ruolo del barman nell’hotel dei vip, parlando a Radio Cusano Campus ha detto: “Io faccio lo psicologo della gente, chiacchiero con i clienti, devo sempre essere informato su quello che succede, devo sempre essere delicato su temi come politica, religione, calcio, di queste cose non si può parlare –ha affermato Pinna-. In hotel sono pieno di politici e giornalisti, vedo tanti personaggi, ma è un argomento tabù perché non posso né dire quello che penso, né le cose che sento. Ci sono poi tante star del cinema. Abbiamo iniziato da Chaplin tanti anni fa. L’idea di Gran Budapest Hotel è stato preso proprio dal nostro. Wes Anderson ha passato un’estate intera da noi mentre scriveva il film. Girano tanti attori qui. Bill Murray che è stato davvero una bella scoperta, lui ha un figlio barman a New York e quindi ha un amore per i barman. E’ entrato, è venuto dietro al bancone, ha preso la bottiglia di Tequila che voleva lui ed ha iniziato a fare shot per tutti gli ospiti dell’hotel. Quella è stata la mia esperienza più bella con gli attori che abbiamo avuto in hotel. Per quanto riguarda le attrici dico Natalie Portman, che ha una bellezza folgorante, è educata, simpaticissima, molto alla mano”.
Nicholas Pinna ha ideato un instant coktail dedicato al film ‘Avengers Endgame’. “Si chiama l’Iron man go punch, ispirato a Robert Downey Jr, che fin da bambino ho adorato. E’ un drink che accontenta tutti. Ho cercato di usare colori oro, gialli, rossi. E viene servito nel bicchiere di acciaio. E’ un drink di riposo, da situazione rilassante. Ho fatto un coktail anche per Harvey Keitel, che si chiamava ‘Mr. Wolf risolve problemi’. Lui ci ha autografato il menù. E’ un classico drink a base di gin, una parte di limone, di zucchero, di soda. Viene servito in un bicchiere favoloso. E’ il drink che risolve problemi, se avete avuto una giornata pesante, questo coktail risolve la situazione. Ora sto lavorando a un coktail che si chiama Zombie, è un coktail tropicale degli anni ’40, dopo che ne bevi due torni a casa come se fossi uno zombie. E’ una ricetta classica del bar, ma è segreta, non viene scritta, viene tramandata oralmente tra barman”.