Matteo Renzi presenta la “Buona Scuola” in un videomessaggio pubblicato su Youtube. “Vi prego di dedicare cinque minuti di attenzione perchè il tema è al centro del dibattito politico italiano”, dice il presidente del Consiglio, che poi aggiunge: “Per me il fatto che in Italia la scuola stia al centro è la cosa più importante di tutte”. "Possiamo discutere serenamente di questa riforma, che non puo’ essere la riforma del ‘prendere o lasciare’. Possiamo avere il coraggio di dire che se facciamo questo lavoro sulla scuola, forse l’Italia torna a crescere?".
Nel video Renzi appre di fronte a una lavagna e con un gessetto in mano, a mo’ di professore, categoria che ha minacciato il blocco degli scrutini per protestare contro il ddl del governo. "Quando si chiede ai ragazzi di boicottare le prove Invalsi – osserva Renzi – o si minaccia il blocco degli scrutini, non si sta facendo un servizio alla scuola o a quei ragazzi. La scuola non e’ una delle questioni su cui si possono fare battaglie politiche. Discutiamo, parliamo, ma facciamolo sulle cose concrete, non sugli slogan ideologici. Io non mi accontento del pil di +0,3, ma voglio che l’Italia torni a dare alla scuola il ruolo che merita, della centralità del futuro".
In una lunga lettera indirizzata ai docenti, nella quale spiega il ddl buona scuola, Renzi sottolinea: “C’e’ un Paese, l’Italia, che sta ripartendo. Con tutti i nostri limiti abbiamo l’occasione di costruire un futuro di opportunita’ per i nostri figli. Sciuparla sarebbe un errore". "Conosco per esperienza di padre, di marito, di studente l’orgoglio che vi anima – prosegue -, la tenacia che vi sorregge, la professionalita’ che vi caratterizza. Mentre scrivo sul computer scorrono nella mente i volti e i nomi dei professori che mi hanno accompagnato come credo accada spesso a ciascuno di voi: le storie di chi all’elementare Rodari, alla media Papini, al Liceo Dante si e’ preso cura della formazione mia e dei miei compagni di classe". E ancora, in un altro passaggio: “Non pensiamo di avere la verita’ in tasca e questa proposta non e’ prendere o lasciare. Siamo pronti a confrontarci. La Buona Scuola non la inventa il Governo: la buona scuola c’e’ gia’. Siete voi. O meglio: siete molti tra voi, non tutti voi".
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