C’è grande attesa nella Repubblica Dominicana per il messaggio alla Nazione che darà questa sera il presidente della Repubblica Danilo Medina, il quale comunicherà le misure decise dal governo per affrontare l’emergenza coronavirus.
Intanto la capitale della RD, Santo Domingo, si è di fatto fermata – o quasi – in questo inizio settimana. Un lunedì e un martedì con le scuole e le università chiuse, con tanti esercizi commerciali che hanno voluto fermarsi, volontariamente, almeno qualche giorno; nelle strade, quasi deserte, pochissime macchine, pochissima gente. E ancora le misure del governo non sono state neppure annunciate.
I dominicani sono spaventati; hanno capito che con questo maledetto virus non si scherza e dunque, a ragione secondo noi, hanno paura. Non sono pochi coloro che già utilizzano le mascherine, per la strada, nei negozi e nei supermercati. Amuchina e gel disinfettanti per le mani, ormai per lo più introvabili, vengono offerti ai clienti dei vari esercizi commerciali e agli ospiti degli hotel, sempre meno frequentati.
Il turismo è stato annientato dal blocco dei voli da e per l’Europa, deciso dal governo dominicano. Un blocco che durerà un mese, poi si vedrà.