"Cristiano fa politica da 10 anni, non è un ragazzotto catapulato nella politica dal padre. E’ vero che il figlio di papà non deve essere favorito, ma deve anche essere chiaro che non è colpa sua se porta il cognome Di Pietro". Il leader dell’Italia dei Valori, ospite a "Otto e mezzo" su La7, difende così suo figlio e difende se stesso dall’accusa di "nepotismo" che gli rivolgono alcuni dipietristi molisani.
Antonio Di Pietro ha candidato infatti Crisitano alle regionali del Molise: "Venga giudicato per ciò che ha fatto", dice l’ex pm, così come "venga giudicata l’Italia dei Valori per la sua battaglia politica di tutti questi anni".
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