Carlo Maria Ferro, presidente di agenzia Ice, a Milano Finanza parla del piano messo in atto dall’istituto per cogliere la ripresa: “L’export italiano ha tenuto. Siamo andati meglio di Giappone e Germania e molto meglio di Francia, Regno Unito e Usa”.
“Digitale, innovazione e sostenibilità sono il terreno di gioco della competizione per mantenere grande il Made in Italy torni grande nel mondo”, prosegue.
Per quanto riguarda le altre iniziative, il presidente di Ice ha citato gli accordi di e commerce con 28 fra i principali marketplace mondiali, di cui 12 nel settore della moda, la formazione dei digital export manager, oltre a una grande campagna di Nation brand e agli strumenti messi a disposizione dalla blockchain per la tracciabilità dei prodotti e la lotta all’ Italian sounding.
Senza tralasciare uno sportello pratico per fare fronte a Brexit. Mentre per settembre, pur con prudenza, si aspetta eventi in presenza da Milano a Firenze.
Che cosa si aspetta per questo 2021? “Sicuramente ci aspettiamo un rimbalzo nel quadro della ripresa del commercio internazionale. Questo anche considerando che nella seconda metà del 2020 c’ è stato qualche segnale di ripresa. La Cina che avuto un +2%, segno di una domanda molto significativa nella seconda parte dell’anno. Siamo entrati nel 2021 con ottimismo. Anche perché se guardiamo la market share, la moda italiana è il secondo esportatore al mondo e il primo per qualità, come è sempre stato”.