Lo scandalo dei rimborsi elettorali, scoperto negli ultimi mesi da parte della guardia di finanza, il caso Lavitola e De Gregorio, le altre decine di casi di corruzione che vedono alcuni deputati e senatori indagati… Ecco, credo che ci siano tutti gli elementi giuridici per licenziare per giusta causa la nostra classe politica.
Mettiamo per ipotesi che un dipendente privato prenda dalla cassa dell’azienda qualche decina di migliaia di euro e venga poi scoperto: che fa il datore di lavoro? Lo premia, oppure ha tutti i diritti per licenziare e denunciare il dipendente? Non così per i politici, che sono sì dipendenti pubblici, ma a loro questa legge non puo’ essere applicata, semplicemente perche’ loro sono Parlamentari, e solo il parlamentare stesso puo’ rinunciare all’incarico dimettendosi: ma si sa che la moralita’ all’interno dei palazzi romani e’ come una chimera.
Ovvio che io, come singolo cittadino, non ho alcun potere decisionale, ma se tutti noi italiani chiedessimo elezioni subito, il Capo dello Stato, che ha fortemente contribuito a questo scempio – era in Parlamento quando hanno votato il rimborso elettorale – dovrebbe prenderne atto e proporre che si vada al voto.
La storia politica di questi ultimi mesi, dalla caduta del governo Berlusconi in poi, ci deve far riflettere: è stata lesa la volontà politica degli elettori che si sono espressi nel 2008, quindi non solo va licenziato il Presidente della Repubblica Italiana ma anche tutti i componenti del Governo e del Parlamento per giusta causa.
Cari Italiani, o ci riprendiamo l’Italia o qui facciamo la fine di Ettore Fieramosca. Mandiamoli a casa, la legge ce lo permette, la voce del popolo ha per fortuna ancora potere decisionale, in Italia negli ultimi mesi hanno stravolto la costituzione, e’ in atto un golpe di stato e noi ce ne stiamo zitti zitti.
E ora di scelte vere, l’Italia ha bisogno di gente seria, onesta, ci sono ancora per fortuna, io non mi fido più di questa classe politica: c’è gente come Casini che è in Parlamento da 28 anni, tanti altri sono nelle sue stesse condizioni, e ancora insistono a prenderci in giro: ma dov’era lui quando i partiti si mangiavano il Paese? Riportiamo a casa il soldato Italia!
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