Vorrei paragonare la precipitosa decisione di alcuni Sindaci di vietare i botti di fine d’anno appena qualche giorno prima dell’evento festeggiato universalmente con l’incursione della Guardia di Finanza che, suo malgrado, è dovuta intervenire in massa a Cortina per debellare un’intera gang di famiglie di Paperoni che si aggiravano sfacciatamente per il Corso ingioiellate, con Rolex, appena discese da potenti Ferrari. “Manco fusse stada un’operassìon per ciapàr qualche Boss de Mafia in Sicilia…” è stato il commento di un addetto alla reception di un albergo preso di mira.
Le due azioni, permettetemi, nella validità del contenuto a cui vogliono tendere, mi paiono molto maldestramente condotte. Mi ricordano un fatto raccontato dal compianto Ugo la Malfa. Essendo, il suo, un periodo di eccessiva criminalità, a furor di popolo furono impartite severe restrizioni civili. Ai Vigili fu concesso l’uso della pistola, essendo autorizzati a sparare in caso di pericolo. Il giorno dopo un motociclista che non si fermò ad un posto di blocco, fu ucciso. Una marea di contro-proteste si sollevò ovunque sollecitando un ripristino delle libertà di fare quello che si voleva con un ovvio ulteriore aumento della criminalità. E’ un chiaro esempio di come un intervento lecito, se non è calibrato ed intelligente, può provocare dei danni peggiori rispetto alla situazione corrente.
I divieti inconsulti e demagogici di sparare i botti, portano all’uso più pericoloso di quelli illegali pagati con soldi che vanno in Cina. Lo sbarco della task force dell’Agenzia delle Entrate a Cortina potrà causare una dannosissima ritorsione dei turisti (tutti hanno la coscienza sporca) che magari se ne andranno fuori controllo con la Ferrari a S. Moritz… , spendendo i loro soldi in Svizzera.
Esempio di Stato stupido, cornuto e mazziato: i muscoli non vanno mai mostrati, ma fatti sentire silenziosamente!
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