L’AS Roma è una delle squadre di calcio di serie A che vanta il maggior numero di presenze in massima divisione, subito dopo l’Inter e a pari merito con la Juventus, avendo disputato una sola stagione in serie B, durante il campionato 1951-1952.
Nel corso della sua storia sono stati tanti i calciatori che hanno legato la loro carriera in questa società sportiva, tra questi vogliamo ricordare vecchie glorie come Amedeo Amadei, il quale realizzò 111 reti in 234 presenze, così come Rodolfo Volk e Pedro Manfredini, entrambi con uno score superiore a 100 reti capitalizzate con la maglia della Roma.
Tuttavia in tempi più recenti sono stati tre gli attaccanti che sono riusciti nell’impresa di realizzare tante marcature e di vincere almeno un prestigioso trofeo. Partiamo dal bomber Roberto Pruzzo, i cui ricordi ci riportano all’epoca d’oro degli anni ottanta, che significa il secondo storico scudetto durante la stagione 1982-1983, ma anche quatto Coppe Italia, conquistate tra il 1980 e il 1986, il titolo di capocannoniere della serie A, con tre vittorie e naturalmente la storica finale di Coppa dei Campioni, persa ai rigori contro il Liverpool, dove l’attaccante ligure fu protagonista realizzando il pareggio quasi allo scadere del primo tempo.
Erano altri tempi, quando si giocava solo la domenica e le scommesse sportive si facevano giocando la schedina, oggi non solo il calcio e cambiato ma anche il modo nel quale viene percepito da pubblico. I media oggi danno molta più importanza alla spettacolarizzazione anche per dare maggiore esposizione ai vari brands legati alle squadre di calcio, specie per quanto riguarda il mondo digitale dove si prova la fortuna con i nuovi casino aamsnel circuito legale disponibile su tanti siti che il calcio contribuisce a rendere popolari.
Una volta i calciatori erano seguiti in modo tradizionale, seguendo gli allenamenti o andando a trovarli nei ritiri, oggi si segue un campione su Twitter o su Instragram. Non è un caso che i nuovi protagonisti del calcio si prestino in spot pubblicitari di giochi online come nel caso di Francesco Totti, considerato una delle ultime bandiere del calcio moderno, per aver legato la sua carriera agonistica con la maglia della Roma.
Anche per questo motivo, Roberto Pruzzo è stato inserito il 20 settembre 2012 tra i primi 11 giocatori della hall of fame ufficiale del club giallorosso. Il suo score finale in serie A con la maglia della Roma è stato di 106 reti, mentre considerando tutte le competizioni ufficiali il bottino sale a quota 138 marcature.
Il gioco del calcio specialmente durante gli ultimi tempi, quindi nell’epoca successiva rispetto all’attività agonistica di calciatori come Pruzzo, Ciccio Graziani o Bruno Conti, è diventato oggetto di interesse anche in altri ambiti, non esclusivamente sportivi, visto che gli sponsor, per il calcio professionistico, hanno assunto un ruolo e una funzione sempre più determinante, per l’esito sportivo e dei risultati.
Totti è stato uno degli artefici del terzo scudetto, durante la stagione 2000-2001, con 30 presenze e 13 reti realizzate in campionato. Francesco Totti detiene anche il record assoluto della Roma, con 250 reti realizzate in serie A, 307 considerando tutte le competizioni ufficiali, tra coppe nazionali ed europee a cui il calciatore romano ha partecipato nella sua longeva carriera.
Sempre con la Roma ha stabilito un discreto numero di record, tra cui, quello delle presenze in partite ufficiali, (786) quello delle reti totali, quello delle presenze in Serie A, (619) il record di marcature, (250) ed è stato anche il calciatore che ha disputato più stagioni in prima squadra (25) avendo iniziato molto presto a calcare i campi di serie A.
Una storia un po’ differente, ma contemporanea è invece quella che lega il nome di Vincenzo Montella al club della Roma. Vincenzo Montella, con 83 gol in serie A e 103 totali, è tra i migliori 10 marcatori della Roma, sia a livello storico che recente. Montella infatti ha superato il precedente record di Giuseppe Giannini e ha segnato più dei sui colleghi come Marco Del Vecchio e Abel Balbo.
Importante il suo contributo alla vittoria del terzo scudetto, durante la stagione 2000-2001, pur non essendo un punto fermo della formazione guidata da Fabio Capello, riuscì a ritagliarsi un ruolo importante come 12esimo uomo e come soluzione offensiva alternativa, rispetto al tridente composto da Del Vecchio, Totti e Batistuta, realizzando in quella stagione 13 marcature, un buon numero considerando che spesso partiva dalla panchina.