Salvati altri tre bambini da sotto le macerie dell’hotel Rigopiano, distrutto da una slavina di neve provocata dal terremoto. I Vigili del Fuoco sono riusciti a trarre in salvo altri tre bimbi. Gioia infinita. Intanto si continua a scavare.
“Si continua a lavorare con grande determinazione, con grande forza, con grande professionalita’ e con ogni mezzo per trovare le persone che sono li’ sotto. Noi continuiamo a coltivare speranza, cosi’ come abbiamo fatto quando c’era chi pensava che non ci fosse nessuna speranza”. Lo ha detto il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, a margine dell’incontro con i familiari dei dispersi dell’Hotel Rigopiano. “Il sito dove stiamo operando e’ complicato, siamo in presenza di un equilibrio precario. Non e’ possibile impiegare mezzi pesanti”.
Rispondendo ai cronisti, Bubbico ha detto che ieri “pur in assenza di segnali sono state trovate persone. Il fatto che non ci siano rumori – ha sottolineato – non significa alcunche’, perche’ le squadre di soccorso hanno raccontato di aver rotto delle murature che impedivano l’accesso. I soccorritori operano in condizioni di assoluta pericolosità”.
“Quando c’e’ chi vuole polemizzare e parla di ritardo – ha concluso – noi diciamo che la cosa fondamentale e’ continuare a scavare”.
Intanto sono 12.360 le persone assistite dal Servizio Nazionale della Protezione Civile in seguito alle forti scosse di terremoto che hanno colpito il territorio dell’Italia centrale il 24 agosto, il 26 e il 30 ottobre 2016, ai nuovi eventi sismici del 18 gennaio 2017 e alla recente ondata di maltempo.
Nelle zone più fredde del Centro Italia le popolazioni colpite dal sisma soffrono il gelo.
“Inaccettabile che ad Arischia, frazione di l’Aquila, centinaia di donne, anziani e bambini siano lasciati al freddo sotto un tendone senza cibo e riscaldamento”, dichiara il leader della Lega Matteo Salvini, che prosegue: “Cosa si aspetta a riaprire le case abitabili e non danneggiate? Un progetto possibile che gli amici di Arischia mi hanno spiegato aspettano da tempo! Mi auguro che tutto si risolva in poche ore. Sono pronto a tornare a l’Aquila molto presto. Non m’interessano e spaventano le inutili polemiche. A me importa sono delle persone che soffrono”.
Discussione su questo articolo