L’indagine denominata ‘hot rent’, coordinata dal Dr. Andrea Belli, sostituto procuratore del Tribunale di Macerata, ha portato al sequestro di quattro appartamenti, all’interno dei quali si prostituivano donne proveniente dell’Est Europa e dal Sud America.
Tutto è successo a Civitanova Marche: i Carabinieri della Compagnia hanno proceduto al sequestro preventivo degli appartamenti, tutti nel pieno centro della città, tutti abitati da donne che vendevano il proprio corpo in cambio di soldi.
L’indagine e’ scaturita dalle insistenti segnalazioni fatte da molti cittadini civitanovesi. Gente stanca di vedere il via vai di clienti e prostitute in luoghi abitati da famiglie con bambini.
Dopo accurate indagini, durate oltre un anno, sono state individuate 5 persone, uomini e donne civitanovesi, proprietari di case del centro citta’ che erano soliti affittare, da diverso tempo, appartamenti a ragazze dell’Est europa e del Sud America dove si consumava sesso a pagamento. Su di loro gravano pesanti ipotesi di reato.
Indagate altre 3 persone che, a vario titolo, inducevano le ragazze a prostituirsi sia in casa ma anche in strada, prevalentemente nella zona Fratte di Porto Sant’Elpidio. Si tratta di un rumeno, una dominicana e un uomo di Montegranaro, tutti indagati per le varie ipotesi di reato della Legge Merlin. Chi faceva da protettore, per tutelarle da aggressioni e rapine, chi da sfruttatore, impossessandosi dei guadagni delle ragazze, chi da maitresse.
Fra i clienti, imprenditori e liberi professionisti, ma soprattutto lavoratori dipendenti, che approfittavano della pausa pranzo per recarsi in uno di questi appartamenti e fare sesso, dietro pagamento, con le prostitute.
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