Ieri a Roma ad opera di una barbara teppaglia si è consumato l’ennesimo esempio di inciviltà con assalti alle Forze dell’ordine, ai monumenti, tra i quali la più martoriata è stata la "Barcaccia", e devastazioni di ogni genere. Nemmeno le tribù più sperdute di questo mondo avrebbero osato pensare a qualcosa di così immondo. Quello che però è più incivile è l’ormai consueto e deplorevole gioco allo scaricabarile che i rappresentanti delle istituzioni mettono in atto in questi frangenti.
Mettendo da parte il Ministro dell’Interno, che è come se non ci fosse, in quanto oltre a tener ben salda la poltrona ripete pappagallescamente di avere con il suo partito il senso di responsabilità, serietà ed altre storielle del genere. Quello che questa volta indigna in modo particolare è l’attacco a testa bassa lanciato da Marino al prefetto ed al questore, come se il sindaco di una città si debba limitare ad indossare la fascia tricolore e stare a guardare ed al massimo affrontare il problema delle nozze tra gay.
Quello che sorprende nell’attuale suo atteggiamento è che si tratta di quel personaggio che con Roma in stato di allarme meteo se ne va beatamente a Milano, così come se ne è andato a Parigi con il Campidoglio in fermento per risse interne alla maggioranza; forse voleva imitare il re Vittorio Emanuele III. Vabbè, da un personaggio che, quando tempo fa scoppiò il caso "mondo di mezzo" si affrettò subito a dire che non aveva mai visto le persone indagate, nonostante l’evidenza di alcune fotografie, che le colpe dovevano ricadere sulla precedente amministrazione Alemanno e che contro di lui c’era in atto un complotto; si può dire solo che la stolta fantasia per taluni non ha limiti.
Orbene, considerando che le colpe sono tante e di tanti, compreso lui, e che tutti farebbero bene ad andare a casa invece di dire certe amenità, il sindaco di Roma farebbe cosa buona e giusta, oltre a parlare delle ridicolaggini che ha fatto con la panda e con le multe, tutte cose disdicevoli per un primo cittadino, a leggere ai romani la lettera datata 6/9/2002 con la quale l’università di Pittsburg gli ha dato il benservito. Ora, mentre ci vergogniamo per quanto è successo, aspettiamo ansiosi che qualcuno si faccia avanti per dimostrare, senza ombra di dubbio, comportamenti poco gentili da parte di alcuni appartenenti alle forze dell’ordine con altrettanto sollecito avviso di garanzia.
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