Almeno sette persone sono morte ad Haiti in attacchi armati a veicoli in transito tra il 24 e il 27 dicembre. Secondo quanto riferisce il quotidiano “Le Nouvelliste” l’ultimo attacco si e’ verificato proprio il 27 dicembre, quando gang armate hanno aperto il fuoco su due autobus uccidendo quattro persone e ferendone altre quattro. Gli attacchi sono avvenuti lungo la via nazionale numero 2 che attraversa il quartiere di Martissant, noto per essere sotto il controllo delle bande armate che operano nel Paese.
La situazione della sicurezza ad Haiti continua a deteriorare, spingendo migliaia di persone ogni giorno a lasciare il Paese. Il giorno dopo la notizia della liberazione dei missionari nordamericani sequestrati a meta’ ottobre, le autorita’ locali hanno riferito del rapimento di altre tre persone, tra cui una bambina di sette anni. I tre, riferisce “Gazette Haiti”, sono stati prelevati dalle bande criminali mentre si dirigevano nella confinante Repubblica Dominicana, intenzionati a lasciare il Paese proprio per le poche garanzie di sicurezza. Poche ore dopo veniva confermato il sequestro di altri due giovani, nella zona meridionale della capitale Port-au-Prince. In entrambi i casi gli inquirenti pensano a un coinvolgimento della potente banda “400 mawozo”, particolarmente attiva nella zona.
Secondo il Centro d’analisi e ricerca dei diritti umani (Cardh), organizzazione haitiana con statuto approvato dalle Nazioni Unite, il Paese caraibico e’ divenuto nel 2021 quello con il maggior numero di persone sequestrate per numero di abitanti: fino al 15 dicembre, in una stima tenuta prudente, sono state sequestrati 949 persone su un totale di 11.4 milioni di abitanti (il 18 per cento in piu’ sullo stesso periodo del 2020). La pratica del sequestro indiscriminato, senza cioe’ che l’obiettivo fosse individuato in anticipo, sono divenuti una pratica sempre piu’ diffusa ad Haiti, soprattutto dopo l’omicidio del presidente Jovenel Moise, a inizio luglio, causa di una profonda instabilita’ nel Paese. Tra i rapiti, si legge nel rapporto della Cardh, si contano 55 stranieri provenienti da cinque Paesi.