Milano, Bologna e Napoli restano al centrosinistra. A Torino, Roma e Trieste si profilano i ballottaggi. La Calabria rimane al centrodestra, come anche Grosseto. Rimangono al centrodestra anche altre città come Novara e Pordenone. Benevento rimane a Clemente Mastella. Questi sono solo alcuni dei responsi delle urne, sui quali pesa il dato di un’affluenza veramente bassa.
Quando l’affluenza è bassa, la sinistra ha maggiori possibilità di vincere. Questo è un dato di fatto. Il motivo di ciò può essere il fatto che la politica non sia capace di intercettare il consenso della gente perché si è allontanata dalle persone e dai territori. Si fanno i governi in barba al volere del popolo e retti da alleanze completamente innaturali. Così, la gente si allontana dalla politica e non vota.
La cosa che deve fare pensare è che a non votare siano soprattutto coloro che stanno nelle periferie. Ergo, Giuseppe Sala a Milano e Gaetano Manfredi a Napoli hanno vinto solo con i voti delle ZTL, i voti della borghesia. Solo a Bologna, il dato è in controtendenza. Però, chi sta nelle periferie non ha votato.
Sembra che il Covid abbia infettato anche la democrazia. La gente ha perso fiducia nella politica ed i partiti debbono farsi delle domande. Serve un bagno di umiltà per tutti. La gente vuole una politica che parli di fisco, di lavoro, di lotta all’immigrazione clandestina e di sicurezza, temi che incidono nella vita di tutti i giorni.
Il centrodestra conferma la fatica che fa nelle grandi città. Questo deve fare riflettere i partiti della coalizione, anche se va detto che nelle città, laddove si sta bene, non interessa molto cambiare sistema. Da ciò deve partire una riflessione riguardo alle periferie.