Arezzo – Hendrik Kelner era raggiante al culmine dell’evento che ha visto riuniti ad Arezzo undici tra i maggiori produttori di sigari dominicani, tutti componenti dell’Associazione Procigar, per l’incontro con gli operatori italiani del settore, organizzato in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica Dominicana in Italia e durante il quale sono stati celebrati i 50 anni di Davidoff.
Del marchio Davidoff “Henke” Kelner, ingegnere dominicano nato a Santiago de los Caballeros da padre olandese, è oggi il prestigioso testimonial, “ambasciatore itinerante” del brand di sigari più famoso e più diffuso nel mondo, dopo esserne stato per un quarto di secolo il General Manager , da quando, nel 1990, la società svizzera che aveva prelevato quella fondata da Zino Davidoff, mantenendone il brand, stabilì la sua sede in Repubblica Dominicana, dopo aver definitivamente abbandonato la produzione in territorio cubano, per dare inizio, con la società TabaDom di Kelner, al felice connubio tra la rinomata esperienza dei produttori dominicani ed il marketing operativo della Oettinger Davidoff.
La suggestiva cornice della città toscana ha fatto da scenario all’evento di Procigar, l’associazione di produttori dominicani di cui lo stesso Kelner è presidente.
Il contesto ottocentesco del Teatro Petrarca, recentemente restaurato, ha accolto gli ospiti per la cerimonia di apertura, con il benvenuto del sindaco Alessandro Ghinelli, il saluto di Joanny Luna, consigliera dell’Ambasciata dominicana a Roma, presente la Ministra Esmeldy Belliard, e la presentazione di Enrico Della Pietà, brand manager di Davidoff Italia, mentre l’antica trattoria Logge Vasari ha accolto gli oltre duecento partecipanti per una cena di gala in Piazza Grande, con tanto di sbandieratori, acrobati, artisti di piazza e giochi di luce.
Non è mancata, a conclusione della due giorni aretina, una visita alle piantagioni di tabacco della Compagnia italiana sigari, a Sansepolcro, con una dimostrazione del confezionamento, rigorosamente fatto a mano, del famoso Toscano prodotto in quelle contrade.
Un successo per Procigar e per l’Ambasciata dominicana, a conferma dell’impegno del paese caraibico nel saper pubblicizzare nel migliore dei modi i propri prodotti di esportazione.
Aurora, General Cigars Dominicana, Quesada Cigars, Tabacalera de Garcìa, Tabadom Holding, De los Reyes Cigars, Tabacalera Arturo Fuente, Tabacalera La Alianza, La Flor Dominicana, Tabacalera Palma, PDR Cigars: tutti i membri di Procigar erano rappresentati ad Arezzo e per tutti si aprono nuove prospettive per un’espansione verso il mercato italiano e quello europeo.
Con uno dei suoi Grand Cru tra le dita ed il suo raffinato panama ecuadoriano adagiato sul capo, a protezione del grande volto abbronzato dal sole caraibico e appena sfiorato dai raggi autunnali di uno splendido sole toscano, Henke Kelner, oggi riconosciuto come uno dei massimi cigar blenders, famoso nel mondo per la sua competenza, sorride soddisfatto del suo tour italiano e dell’accoglienza ricevuta e si accinge a far ritorno in Repubblica Dominicana, la sua “cigar-land”, appellativo di cui nessun altro paese, afferma, è così qualificato da potersi fregiare, con i suoi oltre 200 milioni di pezzi prodotti annualmente, che ne fanno il primo paese al mondo per produzione ed esportazione di sigari fatti a mano e per la raffinatezza, varietà e originalità delle sue miscele