Condannato ad un mese per guida in stato di ebbrezza, non ha mai presentato istanza per ottenere una pena alternativa, come l’affidamento in prova ai servizi sociali. Cosi’ alla fine, e’ andato in carcere.
La storia arriva da Reggio Emilia. L’uomo, oggi 45enne e residente nella provincia, fu sorpreso, il 20 agosto del 2006, a guidare l’auto dopo aver fatto uso smodato di alcol. Fu denunciato per guida in stato d’ebbrezza.
L’iter processuale ha visto poi il Tribunale di Reggio Emilia, con sentenza del 23 novembre 2010, condannarlo a un mese di arresto e 1.000 euro di ammenda. La pena e’ poi diventata definitiva ma l’esecuzione era stata sospesa nell’ottobre del 2013 (come di prassi data l’esiguita’ della pena) per dare la possibilita’ al condannato di chiedere misure alternative, come appunto l’affidamento in prova ai servizi sociali. Istanza che pero’ non e’ mai stata presentata.
Cosi’ qualche giorno fa, il 5 aprile, e’ arrivata la revoca del decreto di sospensione della misura cautelare con conseguente ripristino del provvedimento di carcerazione (emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia). Provvedimento che e’ stato eseguito dai carabinieri della stazione di Rubiera. L’altra sera l’uomo quindi e’ stato raggiunto nella sua abitazione dai militari e portato in carcere.
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