Si leggono commenti di coloro che vedono qualcosa di positivo nell’intervento della Cina nel conflitto russo-ucraino. Addirittura, ci sono quelli che gioiscono per il fatto che la Cina “fagociti” la Russia. Forse, se si guardasse bene la situazione, non ci sarebbe tanto da gioire. Infatti, la Cina ha una sua logica egemonica. Il presidente cinese Xi Jinping aspetta solo l’occasione d’oro per poter fare da paciere tra Russia ed Ucraina e prendersi i meriti. Oltre a questo, la Cina vuole anche mettere le mani sulle risorse della Russia. La Russia ha gas e petrolio e queste risorse fanno gola ai cinesi. Pechino ha bisogno di tanto combustibile per fare andare l’apparato produttivo cinese.
Una Russia debilitata dalla guerra che si rivolge al vicino asiatico rischia di diventare dipendente da quest’ultima. Non è errata la metafora del Dragone che potrebbe mangiarsi l’Orso. Tuttavia, la Cina ha anche un altro obiettivo: entrare nel mercato d’Europa. La Cina potrà fare ciò con le politiche “green” degli Europei. Dispone di elementi come i metalli delle Terre rare, componenti dei generatori delle pale eoliche e dei pannelli solari. Agli Europei serviranno le auto elettriche, i pannelli solari e le pale eoliche e la Cina potrà venderli. Questo potrebbe essere favorito se il piano di pace cinese andasse in porto. In pratica, la risoluzione del conflitto russo-ucraino potrebbe essere il cavallo di Troia con il quale la Cina potrebbe conquistare l’Europa sul piano economico. Dunque, il rischio è che la Cina non “fagociti” solo la Russia ma anche l’Europa. Il problema è che, forse, l’Europa non se n’è accorta.