C’è chi parla di eliminazione del presidente russo Vladimir Putin. Ora, il tema è alquanto scivoloso. Però, si parla anche di eliminazione di Putin come soluzione da trovare al problema della guerra in Ucraina. In realtà, l’eliminazione dell’attuale presidente russo non sarebbe la soluzione del problema, sarebbe un altro problema. Chi parla di eliminazione non ha idea di cosa stia realmente dicendo.
La storia della Russia è sempre caratterizzata dalla presenza dell’uomo forte e di un potere centrale molto forte. Prima c’era lo zar, poi c’era il regime sovietico, in seguito arrivò Boris Eltsin e ora c’è Putin. La Russia si regge da sempre su un forte potere centrale. Se si eliminasse Putin, un cambiamento della Russia non sarebbe automatico. Potrebbe salire al Cremlino un’altra persona che potrebbe fare ciò che fa l’attuale presidente.
Essere contrapposti ad un certo tipo di potere non significa per forza essere alternativi ad esso, ma concorrenti di quest’ultimo.
In TV si vedono le manifestazioni nelle città russe contro il presidente in carica. Però, siamo sicuri che queste manifestazioni abbiano un reale consenso da parte della maggioranza dell’opinione pubblica russa? Se Putin non avesse più il reale consenso delle masse cadrebbe da solo.
Invece, è lì. Inoltre, se venisse meno quel potere centrale sul quale la Russia si regge da sempre sarebbe un problema. Infatti, il Paese in questione si potrebbe destabilizzare.
Deve essere ricordato che la Russia è un grosso Paese che è anche eterogeneo al suo interno. Per risolvere questo problema servirebbe un negoziato, ma ad oggi sembra che nessuna delle due parti lo voglia fare.