Alfonso Bonafede, ministro della Giustiai, in un’intervista al ‘Fatto Quotidiano’, a proposito dello stato di pre-crisi che vive il governo in queste ultime settimana, sottolinea: “Toccare Conte è impensabile. È lui che ha tenuto il Paese in una fase come quella della pandemia e che ha condotto la trattativa in Ue sul Recovery”.
Dunque, come se ne esce? “Ognuno ora dovrà assumersi le proprie responsabilità: agli italiani evocare la crisi pare una cosa da marziani”.
E’ davvero finito questo esecutivo? “Noi lavoriamo perché questo governo vada avanti, e per questo proponiamo anche un patto di legislatura per tutta la maggioranza. Ma ciascuno nei prossimi giorni si assumerà le responsabilità delle proprie decisioni. E se fosse messo in discussione Conte a quel punto – avverte Bonafede – ci sarebbero solo le elezioni”.
Eppure Italia Viva non molla, continua a voler cercare pretesti per rompere… “Interpretare Iv per me è arduo. Di certo – aggiunge il ministro – la posizione del M5S sul fondo salva Stati è chiara, e sia il Mes che il Ponte non rientrano nell’ambito del Recovery Plan. Non erano temi all’ordine del giorno. Dopodiché penso che continuare a ostentare tensione – spiega il Guardasigilli – sia profondamente sbagliato. La gente ci chiede soluzioni, non certo una crisi che oltretutto non verrebbe compresa a livello internazionale”.
Alla fine Renzi romperà? “Auspico davvero che prevalga la responsabilità, il lavoro da fare è ancora tanto. Dobbiamo proseguire con la campagna di vaccinazione, partita molto bene. Con 550mila vaccini fatti siamo i primi in Europa e dobbiamo continuare così. In tempi di emergenza – conclude il capo delegazione del M5S – come si fa a parlare di crisi?”.