Si chiama Grow the Planet ed è il sito creato da una start up italiana che si è distinta al TechCrunch Disrupt di San Francisco. L’obiettivo è quello di introdurre i suoi utenti nel mondo della coltivazione reale, per diffondere la cultura di un’alimentazione più sana e naturale.
Il sito si rivolge sia ad esperti coltivatori che a principianti dotati di pollice verde e permette, proprio come un qualsiasi social network, di creare delle liste di amici e di segnalare la localizzazione del proprio orto. Proprio quest’ultima possibilità permette la formazione di comunità locali di coltivatori diretti, che possono poi scambiarsi prodotti o sementi e promuovere la nascita di gruppi di acquisto a distanza.
"L’obiettivo di Grow the Planet è di incuriosire e coinvolgere le persone nel crearsi un proprio orto", spiega a Repubblica.it il fondatore Leonardo Piras. "Ci piacerebbe che tutti capissero come è facile e divertente far crescere un orto, mangiare del cibo più salutare e migliorare l’ambiente che ci circonda".
Ma come funziona, più nel dettaglio, il nuovo social per appassionati di agricoltura? Il meccanismo è semplice ma accattivante: ogni utente può riprodurre su Grow the Planet il proprio orto, indicando le varietà che si ha intenzione coltivare. In questo modo, gli altri iscritti possono fornire consigli e informazioni sui tempi di semina e di raccolta, sulle cure richieste da ogni tipo di prodotto, sulla tecniche di irrigazione e potatura, ect.
Il sito fornisce anche informazioni in tempo reale sulle condizioni meteo nella zona del proprio orto e sulle misure da prendere in caso di eventi atmosferici estremi. Inoltre è possibile inserire l’opzione di geolocalizzazione del proprio appezzamento, in modo da individuare eventuali amici che vivono (e lavorano) nella stessa area.
Sarà per la voglia di ritrovare un contatto con la terra, sarà per il costo esorbitante che hanno raggiunto i prodotti ortofrutticoli o per la grafica attraente di Grow the Planet, ma il nuovo social network tutto italiano si è già conquistato un discreto seguito, tanto da entrare tra le dieci finaliste del concorso TechCrunch Disrupt. Non avrà ancora raggiunto la popolarità planetaria di Farmville, ma di certo le premesse sono buone.
Presto, quindi, diventeremo tutti contadini 2.0.
Si chiama Grow the Planet ed è il sito creato da una start up italiana che si è distinta al TechCrunch Disrupt di San Francisco. L’obiettivo è quello di introdurre i suoi utenti nel mondo della coltivazione reale, per diffondere la cultura di un’alimentazione più sana e naturale.
Il sito si rivolge sia ad esperti coltivatori che a principianti dotati di pollice verde e permette, proprio come un qualsiasi social network, di creare delle liste di amici e di segnalare la localizzazione del proprio orto. Proprio quest’ultima possibilità permette la formazione di comunità locali di coltivatori diretti, che possono poi scambiarsi prodotti o sementi e promuovere la nascita di gruppi di acquisto a distanza.
"L’obiettivo di Grow the Planet è di incuriosire e coinvolgere le persone nel crearsi un proprio orto", spiega a Repubblica.it il fondatore Leonardo Piras. "Ci piacerebbe che tutti capissero come è facile e divertente far crescere un orto, mangiare del cibo più salutare e migliorare l’ambiente che ci circonda".
Ma come funziona, più nel dettaglio, il nuovo social per appassionati di agricoltura? Il meccanismo è semplice ma accattivante: ogni utente può riprodurre su Grow the Planet il proprio orto, indicando le varietà che si ha intenzione coltivare. In questo modo, gli altri iscritti possono fornire consigli e informazioni sui tempi di semina e di raccolta, sulle cure richieste da ogni tipo di prodotto, sulla tecniche di irrigazione e potatura, ect.
Il sito fornisce anche informazioni in tempo reale sulle condizioni meteo nella zona del proprio orto e sulle misure da prendere in caso di eventi atmosferici estremi. Inoltre è possibile inserire l’opzione di geolocalizzazione del proprio appezzamento, in modo da individuare eventuali amici che vivono (e lavorano) nella stessa area.
Sarà per la voglia di ritrovare un contatto con la terra, sarà per il costo esorbitante che hanno raggiunto i prodotti ortofrutticoli o per la grafica attraente di Grow the Planet, ma il nuovo social network tutto italiano si è già conquistato un discreto seguito, tanto da entrare tra le dieci finaliste del concorso TechCrunch Disrupt. Non avrà ancora raggiunto la popolarità planetaria di Farmville, ma di certo le premesse sono buone.
Presto, quindi, diventeremo tutti contadini 2.0.
Si chiama Grow the Planet ed è il sito creato da una start up italiana che si è distinta al TechCrunch Disrupt di San Francisco. L’obiettivo è quello di introdurre i suoi utenti nel mondo della coltivazione reale, per diffondere la cultura di un’alimentazione più sana e naturale.
Il sito si rivolge sia ad esperti coltivatori che a principianti dotati di pollice verde e permette, proprio come un qualsiasi social network, di creare delle liste di amici e di segnalare la localizzazione del proprio orto. Proprio quest’ultima possibilità permette la formazione di comunità locali di coltivatori diretti, che possono poi scambiarsi prodotti o sementi e promuovere la nascita di gruppi di acquisto a distanza.
"L’obiettivo di Grow the Planet è di incuriosire e coinvolgere le persone nel crearsi un proprio orto", spiega a Repubblica.it il fondatore Leonardo Piras. "Ci piacerebbe che tutti capissero come è facile e divertente far crescere un orto, mangiare del cibo più salutare e migliorare l’ambiente che ci circonda".
Ma come funziona, più nel dettaglio, il nuovo social per appassionati di agricoltura? Il meccanismo è semplice ma accattivante: ogni utente può riprodurre su Grow the Planet il proprio orto, indicando le varietà che si ha intenzione coltivare. In questo modo, gli altri iscritti possono fornire consigli e informazioni sui tempi di semina e di raccolta, sulle cure richieste da ogni tipo di prodotto, sulla tecniche di irrigazione e potatura, ect.
Il sito fornisce anche informazioni in tempo reale sulle condizioni meteo nella zona del proprio orto e sulle misure da prendere in caso di eventi atmosferici estremi. Inoltre è possibile inserire l’opzione di geolocalizzazione del proprio appezzamento, in modo da individuare eventuali amici che vivono (e lavorano) nella stessa area.
Sarà per la voglia di ritrovare un contatto con la terra, sarà per il costo esorbitante che hanno raggiunto i prodotti ortofrutticoli o per la grafica attraente di Grow the Planet, ma il nuovo social network tutto italiano si è già conquistato un discreto seguito, tanto da entrare tra le dieci finaliste del concorso TechCrunch Disrupt. Non avrà ancora raggiunto la popolarità planetaria di Farmville, ma di certo le premesse sono buone.
Presto, quindi, diventeremo tutti contadini 2.0.
Si chiama Grow the Planet ed è il sito creato da una start up italiana che si è distinta al TechCrunch Disrupt di San Francisco. L’obiettivo è quello di introdurre i suoi utenti nel mondo della coltivazione reale, per diffondere la cultura di un’alimentazione più sana e naturale.
Il sito si rivolge sia ad esperti coltivatori che a principianti dotati di pollice verde e permette, proprio come un qualsiasi social network, di creare delle liste di amici e di segnalare la localizzazione del proprio orto. Proprio quest’ultima possibilità permette la formazione di comunità locali di coltivatori diretti, che possono poi scambiarsi prodotti o sementi e promuovere la nascita di gruppi di acquisto a distanza.
"L’obiettivo di Grow the Planet è di incuriosire e coinvolgere le persone nel crearsi un proprio orto", spiega a Repubblica.it il fondatore Leonardo Piras. "Ci piacerebbe che tutti capissero come è facile e divertente far crescere un orto, mangiare del cibo più salutare e migliorare l’ambiente che ci circonda".
Ma come funziona, più nel dettaglio, il nuovo social per appassionati di agricoltura? Il meccanismo è semplice ma accattivante: ogni utente può riprodurre su Grow the Planet il proprio orto, indicando le varietà che si ha intenzione coltivare. In questo modo, gli altri iscritti possono fornire consigli e informazioni sui tempi di semina e di raccolta, sulle cure richieste da ogni tipo di prodotto, sulla tecniche di irrigazione e potatura, ect.
Il sito fornisce anche informazioni in tempo reale sulle condizioni meteo nella zona del proprio orto e sulle misure da prendere in caso di eventi atmosferici estremi. Inoltre è possibile inserire l’opzione di geolocalizzazione del proprio appezzamento, in modo da individuare eventuali amici che vivono (e lavorano) nella stessa area.
Sarà per la voglia di ritrovare un contatto con la terra, sarà per il costo esorbitante che hanno raggiunto i prodotti ortofrutticoli o per la grafica attraente di Grow the Planet, ma il nuovo social network tutto italiano si è già conquistato un discreto seguito, tanto da entrare tra le dieci finaliste del concorso TechCrunch Disrupt. Non avrà ancora raggiunto la popolarità planetaria di Farmville, ma di certo le premesse sono buone.
Presto, quindi, diventeremo tutti contadini 2.0.
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