In pausa tra un comizio e l’altro durante la campagna elettorale del M5S in Sicilia, Beppe Grillo non dimentica il suo blog e lancia nuovi attacchi a giornali e giornalisti. Scaduto il termine del sondaggio online lanciato per assegnare il ‘microfono di legno’, il leader cinque stelle ‘premia’ Bruno Vespa come ‘giornalista piu’ fazioso’ e, nella categoria telegiornali, il Tg4. Seguono Barbara D’Urso e Tg3. Ma, mentre il blogger genovese si divide tra palco e web, in Parlamento tra i ‘pentastellati’ si respira aria di divisioni. Per tutto il giorno a Montecitorio i deputati M5S cercano conferme alle voci di corridoio che danno due dissidenti in partenza. Ci sono anche i nomi, rivelati da uno scoop dell’Huffington Post: Alessandro Furnari e Vincenza Labriola. I due diretti interessati si rendono pressocche’ irreperibili ma il ‘Palazzo’ e’ piccolo e quando li si incontra non confermano. A sorpresa, sono gli ‘ortodossi’ ad augurarsi che vadano via. ‘Meglio che si faccia chiarezza. Resti chi vuole ma basta con queste polemiche che ci mettono in luce cattiva’, si sfoga un deputato. A fare chiarezza l’assemblea serale che ha all’ordine del giorno anche il ‘fondo comune’ dove versare la parte di diaria non spesa. Per alcuni deputati proprio questo punto potrebbe far emergere nuovamente le divisioni.
Occhi puntati su Furnari e Labriola. I due deputati sono tarantini e, ironia della sorte, il loro nome viene alla ribalta proprio nel giorno in cui il gruppo dei deputati ‘cinque stelle’ annuncia la sua proposta per l’Ilva di Taranto: chiudere l’area a caldo e dare il reddito minimo di cittadinanza agli operai.
A riportare il buon umore non basta la notizia che finalmente sono state convocate le commissioni bicamerali, Copasir e Vigilanza Rai, e la giunta per le Elezioni al Senato (quella che deve stabilire l’eleggibilita’ di Silvio Berlusconi a Palazzo Madama). Pd e Pdl avrebbero raggiunto una intesa: guida del Copasir alla Lega Nord, giunta per le elezioni a Sel e Vigilanza Rai al M5S (la guidera’ il deputato napoletano Roberto Fico). Grida all’inciucio ‘tra Pd-Pdl e falsa opposizione’ il senatore Michele Giarrusso (indicato dai cinque stelle come candidato presidente della giunta per le Elezioni): ‘E’ una iniziativa di una gravita’ inaudita perche’ chi ora pone in essere questi atti gravissimi non si rende conto che domani potra’ essere minoranza e potra’ essere schiacciato da una maggioranza che non lo riconoscera’ esattamente come loro stanno facendo ora con noi’. ‘La presidenza del Copasir spetta a noi che siamo l’unica vera opposizione. Deve andare ad una persona perbene come Vito Crimi’, fa eco il deputato Angelo Tofalo, membro Copasir.
Il senatore Giarrusso e’ uno dei candidati in lizza per sostituire proprio Vito Crimi alla guida del gruppo M5S al Senato. In pole resta l’ortodosso Nicola Marra, fresco di una delle prime partecipazioni dei ‘cinque stelle’ in tv. Il nuovo capogruppo a Palazzo Madama (il ruolo ruota ogni tre mesi) sara’ eletto domani: il nome uscira’ al termine da una sorta di ballottaggio a oltranza da parte dei senatori. Al Senato i ‘cinque stelle’, pur discutendo spesso ed avendo idee diverse, appaiono meno divisi dei colleghi alla Camera. I ruoli rispetto alla spaccatura, che poi porto’ all’elezione di Piero Grasso alla presidenza dell’Aula di Palazzo Madama, sembrano invertiti. Il confronto interno a Montecitorio e’ piu’ aspro: alcuni ‘dissidenti’ lavorano ad un nuovo gruppo con tanto di ‘statuto’, non mancano le ipotesi di espulsioni. A portare un po’ di gioia e’ l’approvazione di un ordine del giorno del M5S: impegna il governo a valutare la ‘sospensione delle cartelle esattoriali per le imprese che vantano crediti nei confronti della PA’. Ma soprattutto e’ stato votato da tutta l’Aula.
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