“Sono un italiano residente all’estero per lavoro dove mi sono vaccinato con due dosi Pfizer. Eppure non riesco ad avere il Green Pass: mi è negato il diritto di circolare o uscire a cena con i miei”, scrive Carlo a La Repubblica nell’edizione del weekend.
“L’Italia – si sfoga il lettore – non ha un meccanismo per validare automaticamente la mia vaccinazione, nonostante abbia un certificato di avvenuta somministrazione”.
Come Carlo sono centinaia i cittadini intrappolati dalla burocrazia. E un’onda di rivolta è montata sul web, tra le pagine degli Expat. Sulle prime indicazioni che attribuivano ai consolati il ruolo di mettere in regola i vaccinati all’estero il governo ha fatto dietrofront. Ora è arrivato il chiarimento: una volta entrati in Italia bisogna recarsi alla Asl con il certificato di vaccinazione o guarigione. Dopo la registrazione si riceve l’Authcode. Poi sul sito dgc.gov.it si deve entrare nella sezione “tessera sanitaria”, selezionare “utente senza tessera sanitaria o vaccinato all’estero” e inserire authcode e documento. La burocrazia, anche in questo caso, è padrona delle nostre vite, evidentemente.