Il risparmiatore medio in Grecia sul proprio conto corrente non ha piu’ nemmeno i soldi per comprarsi le sigarette. Non e’ una battuta ma il risultato di un’approfondita indagine condotta dall’autorevole settimanale ateniese Proto Thema.
Sulla base dei dati ufficiali forniti dalle banche del Paese – sostiene il giornale – risulta che la cifra media depositata su un conto bancario raggiunge i 1.700 euro. Ma, come al solito, la media e’ un po’ come la storia dei polli: statisticamente 100 persone possono mangiare 100 polli, ma qualcuno ne mangia due e qualcuno nessuno. Cosi’ e’ per i conti greci: a parte quelli a termine – bloccati per un certo numero di anni per ricevere un interesse maggiore e dove in genere sono depositati fra i 20.000 e i 40.000 euro – nei conti correnti della stragrande maggioranza dei greci ormai ci sono si’ e no un centinaio di euro. E, a volte, nemmeno quelli. Questo e’, secondo il settimanale che cita attendibili fonti bancarie, il profilo dei risparmiatori greci. In altre parole, scrive Proto Thema, dal giugno dell’anno scorso i greci per vivere hanno cominciato a dare fondo ai propri risparmi. "Non ho quasi piu’ niente sul mio conto", confessa Alexis, 31 anni, ex commesso in una boutique nel lussuoso quartiere di Kolonaki, mentre armeggia davanti allo schermo di una cassa continua di una banca sulla centralissima piazza ateniese.
"Vengo qui ogni tanto per vedere se mi hanno chiuso il conto e se ancora mi ricordo come funziona il bancomat. Ma non faccio prelievi, non ho piu’ un soldo". "Da noi la situazione non e’ cosi’ drammatica come ad Atene e nelle citta’ piu’ grandi della Grecia", dice Andreas Vrachas, 75 anni, commerciante in pensione residente a Ioannina, nella Grecia settentrionale, venuto ad Atene a visitare i parenti. "Io e mia moglie abbiamo sentito che tante persone, da diversi giorni, stanno ritirando i loro soldi dalle banche per paura che la Grecia esca dall’Europa e dall’euro. Anche mia moglie si e’ spaventata e mi ha detto ‘Andreas, togliamo i soldi dalla banca anche noi’. Ma non credo che lo faro’, ho troppa paura che poi mi entrino in casa i ladri per rubarmeli. Tra il governo e i ladri, preferisco che me li prenda il governo".
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