Maurizio Lupi, ministro dei Trasporti, intervistato dal Corriere della Sera spiega perché rinuncia al seggio europeo: "Sentivo la responsabilità nei confronti dei quasi 50 mila elettori che mi hanno dato fiducia e ho valutato seriamente l’ipotesi di fare l’europarlamentare e contemporaneamente di lavorare a consolidare il partito che abbiamo fondato solo sette mesi fa, il Nuovo centrodestra. Ci ho pensato fino all’ultimo, poi mi sono convinto che la credibilità assunta dal nostro governo con il voto vada giocata fino in fondo: anche in Europa, non è una credibilità solo di Matteo Renzi".
Lupi aggiunge di avere concordato la decisione con Alfano e "con tutto il mio partito". E sottolinea: "Non si gioca con la speranza e la saggezza mostrata dagli elettori. Con il loro voto gli italiani ci chiedono di andare avanti, anzi, di rafforzare l’azione del governo, di cambiare davvero il Paese, di fare concretamente, e non solo di annunciare, le riforme. Non la gente in genere, gli imprenditori, le famiglie, i liberi professionisti, chi mette in piedi una scuola, chi fa ricerca scientifica… Queste persone ci chiedono di semplificare, di sburocratizzare, di permettere loro di fare, di intraprendere di creare occupazione".
Il ministro inoltre spiega: "Vado in Europa… Ma solo per sei mesi: come ministro del governo italiano a presiedere il Consiglio dei ministri dei Trasporti. Vado a spiegare a chi sta tentando di usare l’Europa per bloccare la libera concorrenza nel trasporto aereo che l’Italia sta tornando protagonista anche in quel settore, che sta rispettando tutte le regole ma vuole che le rispettino tutti. Lufthansa si rassegni, la concorrenza di una grande Alitalia farà bene innanzitutto ai cittadini europei, a chi viaggia. Basta chiedere regole per gli altri e opportunità solo per sé".
Possibilità di un rimpasto di governo? "Rimpasto è parola e tecnica della vecchia politica. Se Renzi vuole sostituire qualche ministro dei suoi perché lo destina ad altri incarichi, faccia. Se vuole cambiare una squadra di governo che ha iniziato a lavorare da soli tre mesi e deve sgobbare sempre più duramente, e deve farlo insieme, ha lo strumento per agire, si chiama crisi di governo. Se vuole cambiare maggioranza pure. Non so se gli italiani capiranno". "Ncd rappresenta e intende rappresentare con sempre più forza nell’azione di governo i moderati. Proprio perché siamo alternativi al centrosinistra e a Renzi possiamo lavorare senza ambiguità perché questo governo, che è e resta un esecutivo di ricostruzione e di cambiamento, faccia riforme condivise che non abbiano coloriture ideologiche ma la sola caratteristica di essere utili alle famiglie, alle imprese, a chi si adopera per creare lavoro, soprattutto per i giovani. Senza il Ncd non ci sarebbe governo: non è un monocolore del Pd".
Lupi risponde all’appello di Berlusconi a tornare uniti: "L’unità non si fa intorno a una persona. Ma io non mi rassegno che i moderati non abbiano rappresentanza adeguata. E per questo nel centrodestra dobbiamo lavorare insieme". Tentazioni di passare col centrosinistra? "Non è nel nostro Dna, nella nostra identità. Non ci capirebbe chi ci ha votato vedendo in noi la possibilità di ricostruire il centrodestra. Il carro del vincitore non ci affascina. Non ci saliremo".
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