Nicola Zingaretti, in un colloquio con Repubblica, si rivolge agli alleati: Luigi Di Maio e a Matteo Renzi in preda “all’ossessione dei distinguo”. Per il segretario nazionale del Partito Democratico è arrivato “il tempo di ricostruire”.
“Innanzi tutto direi basta odio, divisioni, rancore, miopia e egoismo”, dice Zingaretti. “Il 2020 dovrà essere l’anno di un nuovo vocabolario civile e con politiche di vera ricostruzione”, aggiunge citando Romano Prodi, il “padre nobile” del Pd e del centrosinistra, che “ricorda come l’Italia non cresce a sufficienza da troppo tempo”.
Bisogna perciò “iniziare a ricostruire un nuovo, moderno e ambientalmente sostenibile sistema industriale per creare lavoro e benessere. Ricostruire vere e moderne politiche perla formazione, la ricerca, per dare autonomia a una nuova generazione e con essa al paese. Ricostruire un sistema Italia, uno Stato più semplice, competitivo, utile, con maggiore giustizia fiscale” conclude.