La Velina Rossa non vede nessuno spazio per una crisi di governo in questo momento, “se non al prezzo di mettere il Paese in ginocchio”. Per questo, spiega l’autore Pasquale Laurito, decano della stampa parlamentare, “Matteo Renzi e Matteo Salvini pari sono: due avventuristi”.
La Velina si chiede dove possa portare “una crisi in questa situazione. Da quello che sappiamo il Capo dello Stato ha detto chiaro e tondo di stare fermi. Chi apre la crisi si prende la responsabilita’ di provocare una condizione di incertezza, con lo scenario concreto delle elezioni, mentre la pandemia e’ ancora forte e la crisi sociale morde soprattutto i ceti piu’ deboli”.
Per questo Velina Rossa crede che alla fine “non ci saranno sbocchi. Il Pd dovrebbe mostrarsi fermo e scoprire il gioco di Renzi. Dirgli insomma: “Caro signor Renzi, andiamo a elezioni?”. Perche’ non esiste un nuovo governo di coalizione, un governo di salute pubblica senza il Pd”.
La sensazione, spiega Laurito, e’ che in molti abbiano “perso la testa. Parlano male di De Luca, ma su altri ambiti si comportano allo stesso modo. Se Renzi sara’ l’affossatore del governo, sara’ anche l’affossatore della vita democratica del Paese. La verita’ e’ che lui vuole gestire solo una parte dei fondi europei che non possono essere affidati a una sola persona e nemmeno ai tecnici. Se manca la politica manca tutto, ma da qui ad aprire una crisi ce ne passa. Significa solo dare il paese nelle mani degli irresponsabili che soffiano sul fuoco dell’instabilita’ sociale, economica e politica. Per questo dico che non vedo differenze tra Salvini e Renzi”.