Giulio Urbani, uno dei fondatori di Forza Italia, è legato a Mario Draghi da una vecchia amicizia che risale ai tempi dell’Università, quando erano entrambi docenti a Firenze. L’ex ministro del governo Berlusconi non crede ai rumors che indicano l’ex presidente della Bce premier o superministro dell’Economia di un governo del presidente in caso di fallimento del Conte ter con Renzi.
”Conosco troppo bene Draghi per immaginare che accetterebbe una cosa del genere…”, dice Urbani all’Adnkronos.
”Ora Draghi ha l’immagine di salvatore della patria, unica risorsa del Paese per evitare il fallimento della nostra economia, ma perché dovrebbe accettare di entrare a far parte di un governo del presidente? Secondo me non accetterà, non certo per codardia, ma per raziocinio…”, spiega.
Urbani vede un ‘futuro’ al Colle per l’ex governatore di Bankitalia. ”Spero, invece – sottolinea Urbani, considerato l’ideologo di Fi per aver elaborato il programma istituzionale del movimento lanciato da Silvio Berlusconi nel ’94 – che Draghi possa fare presto il presidente della Repubblica: sarebbe la persona giusta, la più adatta e autorevole, perché così l’Italia rassicurerebbe il più possibile l’Europa, non con un servo sciocco dei tedeschi. Con Draghi al Quirinale, per la prima volta, avremmo un presidente della Repubblica che conosce perfettamente i tedeschi e che anche per questo verrebbe da loro rispettato”.