Un viceministro per gli italiani all’estero? Ricardo Merlo, politico italo-argentino, presidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero, è stato Sottosegretario agli Esteri – con delega agli italiani nel mondo – nel Conte 1 e nel Conte 2, ovvero il primo parlamentare eletto all’estero ad entrare a far parte di un governo italiano.
Per Michele Schiavone, segretario generale del Consiglio generale degli italiani all’estero, è giunta l’ora che ad occuparsi degli italiani nel mondo sia un viceministro e non più un sottosegretario.
In conferenza stampa con il comitato di presidenza del CGIE Schiavone ha detto: “Auspichiamo che l’esperienza aperta con Merlo – che ha rappresentato uno spartiacque per le politiche degli italiani all’estero – continui a contraddistinguere l’azione di governo”.
Con il cambio dell’esecutivo, è iniziata la partita dei sottosegretari e dei viceministri: “Al presidente Mario Draghi diciamo che l’esperienza governativa per le politiche degli italiani all’estero affidate a uno dei nostri rappresentanti è una scelta più che dovuta, una scelta obbligata perché la sensibilità e l’interpretazione dei nostri bisogni è percepita meglio da chi li vive – sottolinea Schiavone -. Sarebbe forse giunto il momento che questa responsabilità sia affidata a un viceministro e non a un sottosegretario. Sarebbe un segnale di attenzione alle nostre comunità all’estero”.
A proposito delle elezioni Comites che si terranno dopo l’estate: “Abbiamo scritto al presidente della Camera, Roberto Fico, e al presidente del Senato, Elisabetta Casellati, chiedendo di giungere al rinnovo dei Comites e del CGIE con una nuova legge di riforma”.