Matteo Salvini, in questi giorni di Pasqua in vacanza nella splendida Ischia con la propria compagna Elisa Isoardi, apre al reddito di cittadinanza dei 5stelle, ma avverte: “Solo se a termine”.
Ecco le parole precise del leader della Lega: “Se il reddito di cittadinanza non è un investimento illimitato per chi sta a casa, aperto a tutti – cosa che mi vedrebbe fortemente contrario perché sarebbe la fine del merito e dell’incentivo a fare impresa e cercare un lavoro – ma un investimento temporaneo per chi ha perso il lavoro ed è in attesa di trovare un nuovo lavoro, ne possiamo parlare”.
Poi Salvini ha specificato: “Se invece questo reddito di cittadinanza è l’ennesimo provvedimento assistenzialista a tempo indeterminato, aperto a tutti, allora non se ne fa nulla, perché sarebbe la fine dell’idea dello sviluppo”.
A chi gli chiede se si tratta di un’apertura al M5S, Salvini dice che si tratta di “un’apertura al Paese”. “Se c’è qualcuno che è a casa, disperato, che per colpa della Legge Fornero, non ha nè pensione nè lavoro e io gli posso dare una mano son contento, non ho pregiudiziali di nessun tipo”.
Guardando al possibile governo, il capo del Carroccio ribadisce: si parte dal centrodestra, “la coalizione che ha vinto”. Dunque “sono disposto a dar vita a un governo che parta dal programma di centrodestra e quindi dalla cancellazione della legge Fornero, dalla riduzione delle tasse, dal controllo dei confini, dalle espulsioni dei clandestini”. “Sono disposto a ragionare di redditi di inclusione, leggi di cittadinanza, prestito per entrare nel mondo del lavoro. Sono disposto a ragionare di tutto, ma si parta dal voto degli italiani”.
In visita a Ischia nelle zone del terremoto dello scorso 21 agosto: “L’Italia che ho in testa dà piani poteri alle comunità locali e ai sindaci per intervenire e gestire la ricostruzione nelle fasi di emergenza. Il problema spesso non è la mancanza di soldi, ma la burocrazia”. “Mi è stato fatto presente che non si è mosso nulla. Non è possibile che, a 7 mesi dalla catastrofe, Stato e regione non abbiano mosso un dito. Ci sono migliaia di sfollati e lavoratori che non hanno più posto”.