Matteo Salvini dice di non essere preoccupato a proposito delle alleanze politiche in vista delle elezioni regionali. "Noi stiamo lavorando per vincere ovunque. Questo lo so con certezza”, afferma il segretario federale della Lega Nord a margine di un convegno organizzato a Milano. Contatti con Berlusconi? "Ho contatti con tutti, come sempre". Comunque, "non sono né preoccupato né ho fretta. Stiamo lavorando in maniera molto positiva". Sull’ipotesi che il voto slitti al 7 giugno, Salvini ribatte: "Ancora un po’ e si vota a Ferragosto. Si poteva votare il 10 maggio, no? Si vota quando chiudono le scuole, in mezzo ai ponti? Non so se è la vicenda Lupi, ma mi sembra che Renzi non ci stia capendo più niente".
Guardando al Carroccio, Salvini spiega che i congressi "nazionali" (ovvero regionali) della Lega si terranno "penso a giugno", per rinnovare le segreterie in scadenza, a partire da quelle di Lombardia e Veneto. Anche il raduno di Pontida "si farà, ma dopo le Regionali, è un casino farla prima perchè votano molte regioni".
Sul tema immigrazione, Salvini commenta le recenti dichiarazioni di Sergio Mattarella, che si è detto "orgoglioso di Mare nostrum": "Il presidente della Repubblica, prima di dire certe inesattezze, dovrebbe pensarci. Perché Mare nostrum ha comportato più di 3mila morti, ha fatto sparire 100mila persone in Italia, tra cui 4mila minorenni, comporta il mantenimento, con colazione pranzo e cena, di migliaia di clandestini in Italia e ha incentivato le partenze, gli sbarchi e i morti. Mi sembra, quindi, un disastro su tutta la linea di cui andare assai poco orgogliosi".
L’attacco nel cuore di Tunisi? “E’ un atto di guerra, cui non si risponde porgendo l’altra guancia". "I morti di Tunisi ci dicono che siamo in guerra, e un governo serio – che purtroppo in Italia non abbiamo – in una situazione del genere sospende subito partenze e sbarchi, Mare nostrum e Triton, ridiscutere Schengen e porta al tavolo delle discussioni la Russia, che deve essere un alleato contro il terrorismo islamico e non un nemico da sanzionare. La strage di Tunisi è un atto di guerra e agli atti di guerra non si risponde porgendo l’altra guancia".
Lupi si è dimesso da ministro: “Se al posto di Lupi arriva Renzi non è una buona notizia, anzi è preoccupante, perché il signore che controlla le banche, l’informazione e la finanza ora mette le mani anche sulle infrastrutture. Matteo Renzi è pericoloso. Quindi quanto prima riusciamo a mandarlo a casa e a riportare a votare gli italiani, tanto meglio sarà per tutti".
Discussione su questo articolo