Partiti italiani ancora alla ricerca di un governo che non c’è. Sono trascorsi oltre due mesi ormai, ma non c’è ad oggi nemmeno l’ombra di un esecutivo. Davvero si andrà a votare a luglio, in costume? “Lavoro fino all’ultimo minuto per far partire un governo e qualche possibilità ancora c’è”: sono parole di Matteo Salvini che parlando con Affari Italiani sottolinea che, di fronte all’impossibilità di formare un governo politico, allora la soluzione migliore è tornare al voto “il prima possibile, perchè gli italiani hanno fretta”.
Perché possa nascere un governo M5S-Lega, Berlusconi dovrebbe accettare di sostenere tale esecutivo dall’esterno… “Non do lezioni e consigli agli altri”, risponde il capo dei leghisti, “ognuno sta facendo le sue valutazioni. Noi siamo sempre rimasti in mezzo e coerenti”.
Intanto Luigi Di Maio continua a puntare il dito contro Salvini: “Dopo 65 giorni ho smesso di sperare che ci possa essere una svolta” da parte della Lega, dice a DiMartedì su La7, commentando la richiesta avanzata dal leghista Giancarlo Giorgetti a Berlusconi, perchè il Cavaliere faccia un passo indietro per far partire un governo M5s-Lega.
“Potevamo fare un po’ di cose per gli italiani, con la Lega avevamo delle cose in comune, come l’abolizione della Fornero. Ora, se ci dovessero essere novità, devono andare dal presidente della Repubblica e spiegargli di che novità si tratta”. Secondo Di Maio il capo dello Stato “è stato fin troppo paziente e assistere ancora una volta a queste pantomime non credo che sia il caso”. E a proposito di centrodestra: “Se Berlusconi avesse avuto i numeri con Renzi avrebbe mollato Salvini 5 minuti dopo le elezioni del 4 marzo”.